Controcopertina

Mip-C, la malattia emergente collegata al Covid: “Potenzialmente mortale”



Scoperta una nuova condizione potenzialmente letale associata al Covid-19 che colpisce anche chi ha avuto sintomi lievi o inesistenti, con 8 decessi su 60 casi analizzati.



Un team di ricercatori ha individuato una condizione potenzialmente letale, che può svilupparsi nei pazienti che hanno avuto un’infezione confermata da Sars-CoV-2, anche con sintomi lievi o inesistenti. Su 60 casi descritti nello studio ha provocato 8 decessi.

Una malattia completamente nuova, ma connessa al virus che per oltre tre anni ha tenuto in scacco il mondo intero. Nonostante la pandemia sia ormai alle spalle, il Covid continua a colpire. Analizzando i dati dei cittadini dello Yorkshire, in Inghilterra, un gruppo di ricercatori ha individuato una nuova condizione che può svilupparsi in individui infettati dal Sars-CoV-2, anche in coloro che presentano sintomi lievi o nessun sintomo di Covid.

Gli esperti l’hanno ribattezzata Mip-C (si pronuncia mipsy), ma tecnicamente sarebbe una “autoimmunità Mda5 e polmonite interstiziale contemporanea con Covid“. La ricerca, condotta da un team composto da scienziati britannici e statunitensi, è stata pubblicata sulla rivista scientifica “eBIOMedicine“. Questa sindrome è descritta come “fatale”, avendo causato otto decessi su 60 casi descritti nello studio, e in grado di colpire anche persone che hanno avuto un’infezione asintomatica o con sintomi lievi. Il nome Mip-C ricorda quello della Mis-C, un’altra condizione autoimmune recentemente scoperta associata al Covid che colpisce i bambini.

Come descritto dal professor McGonagle, in 25 pazienti su 60 erano presenti cicatrici polmonari e vi erano sintomi reumatologici come artrite, mialgia (dolori muscolari) ed estese eruzioni cutanee. Non tutti i pazienti avevano avuto un’infezione confermata da Sars-CoV-2, motivo per cui gli scienziati ipotizzano che basti un contagio anche lieve per poter dare origine alla Mip-C. Anche se mancano dei dati ufficiali, secondo gli esperti questa sindrome potrebbe essersi diffusa anche fuori dal Regno Unito. La dermatomiosite anti-MDA5 era già nota, mentre la Mip-C, secondo i ricercatori, si differenzia per il tasso di progressione e la mortalità. La Mip-C, sempre secondo il team di ricerca, si sarebbe diffusa anche fuori dal Regno Unito ma al momento non sono disponibili ulteriori dati.

Una nuova malattia che tuttavia non deve destare preoccupazione, come sottolineato da Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova: “Non dobbiamo preoccuparci per questa Mip-C, è una malattia autoimmune che può essere indotta da Sars-CoV-2. È la prima volta che ne sento parlare in 4 anni di Covid. Sono lavori interessanti portati avanti durante la pandemia, ma io non ho mai visto un caso da quando faccio questo mestiere. Sicuramente il Sars-CoV-2 può aver esacerbato alcune malattie, può aver ‘acceso’ alcune patologie autoimmuni a livello polmonare già conosciute, ma non credo che questa sia un grande problema”.

Secondo l’infettivologo Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, Società italiana di malattie infettive, e professore ordinario all’università Tor Vergata di Roma, la Mip-C potrebbe essere soltanto la prima delle nuove malattie autoimmuni legate al Covid: “Questo studio internazionale ci dice che l’infezione da Sars-CoV-2 è il ‘trigger’ scatenante. La dermatomiosite è una malattia seria, anche letale in alcuni casi. Questo e altri studi stanno accendendo una luce su come Sars-CoV-2 possa scatenare malattie autoimmuni, Mip-C non sarà l’unica. Il filone di studi che sta approfondendo questa condizione è molto interessante perché dopo 4 anni di lavori sul Sars-CoV-2 si stanno scoprendo nuovi legami con diverse malattie autoimmuni. La causa della dermatomiosite si ipotizzava potesse essere un virus, e oggi sappiamo che è molto probabilmente il Covid ha un ruolo. Molte scoperte arrivano proprio perché stiamo studiando come comunità scientifica in modo molto approfondito questo virus respiratorio, quindi in un prossimo futuro troveremo altre malattie legate a questa infezione”.

Dei sintomi ha invece parlato Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università Statale di Milano: “Infiammazione muscolare, eruzioni cutanee, il vasospasmo della mano noto come fenomeno di Raynaud, fino ad arrivare a un’infiammazione profonda dei polmoni, potenzialmente letale. Sono i sintomi della Mip-C o ‘autoimmunità Mda5 e polmonite interstiziale contemporanea con Covid. Una nuova malattia che ribadisce la multiformità di questo virus e dei suoi effetti che possono colpire diversi organi”.

“È l’ennesima conferma dell’autoimmunità che può scatenare e che è un altro dei tanti problemi di quella condizione – ad oggi non ancora ben definita – che chiamiamo Long Covid. Problematiche simili alla Mip-C sono state segnalate in diverse forme anche durante la fase acuta dell’emergenza Covid-19, in particolare con il virus Wuhan, il ceppo ancestrale. Una scoperta che non stupisce ma che conferma ancora una volta la capacità di Sars-CoV-2 di interagire con diverse componenti di svariati processi biologici, in questo caso con l’enzima Mda5”.



Add comment