Nancy Liliano è stata rilasciata: ha colpito e ucciso i carabinieri Pastore e Ferraro guidando un SUV. L’avvocato: «La mia cliente prova grande dolore»



L’indagine sull’incidente mortale che ha coinvolto Nancy Liliano, la 31enne alla guida di un Range Rover a Campagna, è in attesa di sviluppi cruciali. La Procura, guidata da Elena Cosentino e sotto la direzione del procuratore capo Giuseppe Borrelli, si prepara a eseguire accertamenti tecnici fondamentali per chiarire le dinamiche del sinistro. Questi accertamenti mirano a determinare la velocità del veicolo al momento dell’impatto con la gazzella dei carabinieri, tragico evento che ha visto la perdita del maresciallo Francesco Pastore e dell’appuntato scelto Francesco Ferraro.



All’interno di questo complesso scenario giudiziario, la posizione di Nancy Liliano si complica ulteriormente alla luce dei test tossicologici preliminari. Nonostante sia stata rimessa in libertà dopo il ricovero dovuto alle contusioni subite nell’incidente, i risultati hanno indicato la presenza di alcol e cocaina nel suo sistema. Un dettaglio non trascurabile, soprattutto considerando il suo passato di arresto per spaccio.

Il coinvolgimento di altri veicoli e di altre persone, tra cui il maresciallo Paolo Volpe, che si è trovato casualmente coinvolto nell’incidente mentre operava un posto di blocco, aggiunge ulteriori strati di complessità all’indagine. Tuttavia, le analisi dei video e l’esclusione di responsabilità per Volpe chiariscono che l’attenzione degli inquirenti è concentrata interamente su Liliano.

In questo contesto di dolore e perdita, la comunità di Campagna e le famiglie dei carabinieri deceduti cercano risposte e giustizia. La dichiarazione dell’avvocato di Liliano, Antonio Boffa, che parla di un profondo dolore provato dalla sua assistita, risuona in un clima di generale sofferenza.

Il fulcro dell’indagine si concentra ora sull’analisi della velocità del SUV al momento dell’impatto e sui risultati tossicologici definitivi. Questi elementi saranno decisivi nel delineare le responsabilità di Liliano nell’accaduto, offrendo al contempo una riflessione più ampia sull’importanza della sicurezza stradale e dell’influenza delle sostanze al volante.

Mentre la comunità attende ulteriori sviluppi, l’indagine prosegue, con la speranza di portare giustizia alle vittime di questa tragedia e di offrire un monito per il futuro sulla gravità delle conseguenze derivanti dalla combinazione di velocità eccessiva e guida sotto l’effetto di sostanze.



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