Patrizia Cormos, Bianca Doros e il compagno: chi sono i tre giovani di 20 anni scomparsi durante l’alluvione del Natisone



Patrizia Cormos e Bianca Doros, rispettivamente di 20 e 23 anni, sono state travolte dalla piena del Natisone insieme al fidanzato di Bianca. Le ricerche proseguono senza sosta.



Patrizia Cormos e Bianca Doros sono i nomi delle due giovani travolte dalla piena del fiume Natisone, ingrossato dalle abbondanti piogge in Friuli Venezia Giulia. Le due ragazze, di 20 e 23 anni, erano in compagnia del fidanzato di Bianca, un 25enne originario della Romania ma residente in Austria. Il ragazzo si trovava in Italia per pochi giorni per far visita ai genitori della fidanzata.

Le ricerche dei tre giovani, visti per l’ultima volta mentre si abbracciavano nel tentativo di resistere alla forza della corrente, sono riprese la mattina del 1 giugno. Durante la notte, i vigili del fuoco hanno mantenuto un presidio nel campo base allestito a Premariacco. Con il miglioramento delle condizioni meteo, i droni della Protezione Civile sono stati attivati per aiutare nelle operazioni di ricerca. A quasi 20 ore dalla scomparsa, le speranze di trovare i dispersi ancora vivi sono ormai minime.

I tre giovani si trovavano nei pressi del Natisone per trascorrere insieme qualche ora di svago. Patrizia Cormos, di Campoformido (Udine), aveva sostenuto un esame all’Accademia di Belle Arti quella stessa mattina. Il test era fondamentale per accedere all’esame di Modellazione in 3D della sessione di luglio del corso di laurea in Design e Architettura d’interni. Poco dopo mezzogiorno, aveva incontrato i due amici fidanzati.

Il primo a notare le difficoltà dei ragazzi nel primo pomeriggio di ieri è stato un passante, che ha sentito le urla provenienti dal Ponte Romano a Premariacco, a meno di 15 chilometri da Udine, e ha dato l’allarme. Da quel momento è iniziata una sequenza drammatica: la chiamata ai vigili del fuoco, le rassicurazioni ai ragazzi che tentavano di resistere alla forza dell’acqua, e un gruppo di persone che filmava con il telefonino mentre il livello del fiume saliva.

I tre ragazzi, stretti in un abbraccio disperato, cercavano di contrastare la forza dell’acqua. I vigili del fuoco hanno tentato di salvarli allungando una scala sopra il fiume Natisone e lanciando alcune funi, ma la corrente li ha trascinati via. Da quel momento, le ricerche sono proseguite senza sosta nella speranza di riportarli a casa vivi. Stamattina, i soccorritori hanno intercettato il segnale di uno dei cellulari dei dispersi. Le ricerche ora si concentreranno in quella zona, anche se non è certo che il telefono sia rimasto con il proprietario. Tuttavia, si tratta di un indizio importante per le operazioni lungo il torrente.

Le portate d’acqua del fiume Natisone nella giornata di ieri sono fondamentali per comprendere l’eccezionalità dell’evento che ha coinvolto i tre ragazzi. Alle 11:30, la portata dell’acqua era di 20 metri cubi al secondo, mentre alle 13, quando i tre si trovavano già sul greto del fiume, la portata è aumentata a 135 metri cubi al secondo. Alle 13:35 i ragazzi sono stati raggiunti dalla piena e hanno lanciato l’allarme. Alle 15, la portata del Natisone ha raggiunto i 250 metri cubi al secondo, mentre erano già in corso le disperate ricerche dei vigili del fuoco.



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