Storia vera e biografia di chi erano nella realtà i rivali di Craxi: Fausto Sartori e Vincenzo Sartori



Questo articolo esplora le tensioni e le rivalità celate tra Bettino Craxi e i suoi antagonisti, Fausto Sartori e Vincenzo Sartori, attraverso il prisma del cinema.



Il film “Hammamet” di Gianni Amelio, pur basandosi su eventi e testimonianze autentici, non mira a riprodurre fedelmente gli eventi storici né si propone come un manifesto politico. Al contrario, attraverso la lente dell’arte cinematografica, indaga su uno dei capitoli più controversi della storia italiana recente, concentrandosi sulla figura di Bettino Craxi, un tempo al centro dell’attenzione mediatica e ora avvolto in un silenzio che genera inquietudine. In questo contesto, il personaggio di Fausto Sartori, avversario di Craxi e interpretato magistralmente da Pierfrancesco Favino, emerge come un elemento di riflessione su memorie dolorose e dimenticate.

Vincenzo Sartori e Fausto Sartori: Ombre del Passato e Verità Celate

Nel cuore del film “Hammamet”, la figura di Fausto Sartori rappresenta la vendetta personale contro Bettino Craxi, simbolo di un sistema politico in crisi. Fausto, figlio di Vincenzo Sartori, quest’ultimo raffigurato da Giuseppe Cederna e ispirato al vero dirigente del PSI Vincenzo Balsamo, si trasforma nell’antagonista principale. La narrazione segue Fausto nel suo viaggio in Tunisia, mosso dal desiderio di vendicare la morte del padre, suicidatosi in seguito agli scandali di Mani Pulite, per cui attribuisce a Craxi la piena responsabilità. Gianni Amelio, attraverso la sua regia, svela le motivazioni profonde di questo personaggio, frutto della necessità narrativa di un antagonista che rispecchi le tragedie personali intrecciate alla politica.

La Storia Nascosta: Realtà e Finzione di Fausto Sartori e Vincenzo Sartori

Sebbene il personaggio di Fausto Sartori non trovi diretti corrispettivi nella realtà, la storia di suo padre, Vincenzo Sartori, attinge dalla vita di Vincenzo Balsamo, figura emblematica del PSI scomparso nel 1992. Balsamo, entrato nella direzione del partito nel 1985 e successivamente divenuto tesoriere, visse gli anni della sua attività politica sotto l’ombra di Mani Pulite, un’esperienza che lo condusse alla morte per la pressione insostenibile. Questo aspetto del film offre una prospettiva di vendetta nei confronti di Craxi, un elemento di finzione che, tuttavia, riflette le dinamiche di potere e le tragedie personali nell’ambito della politica italiana dell’epoca.

Fausto Sartori e Vincenzo Sartori: Eredi di una Rivalità Inespressa

La narrazione di “Hammamet” intreccia realtà e immaginazione per esplorare la complessità delle relazioni umane all’ombra della politica. La figura di Fausto Sartori, pur essendo un’invenzione cinematografica, incarna il dolore e la ricerca di giustizia di coloro che si sono trovati coinvolti, direttamente o indirettamente, nelle vicende politiche italiane di fine Novecento. La storia di Vincenzo Sartori, ispirata a Vincenzo Balsamo, aggiunge un ulteriore strato di profondità alla narrazione, offrendo uno spaccato su come la politica possa influenzare le vite personali fino alle estreme conseguenze.

Attraverso la lente di “Hammamet”, Gianni Amelio non solo rende omaggio alle figure storiche ma invita anche a una riflessione più ampia sulle responsabilità individuali e collettive nelle dinamiche di potere. La storia di Fausto Sartori e Vincenzo Sartori diventa così un simbolo delle molteplici verità nascoste e delle memorie dimenticate che caratterizzano il panorama politico e sociale italiano.



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