Taiwan trema: terremoto magnitudo 7.4, il più devastante in un quarto di secolo con crolli di edifici



Oggi, Taiwan ha affrontato una violenta scossa sismica di magnitudo 7.4, registrata dall’Istituto Geofisico Statunitense (USGS). Questo terremoto, situato a 18 km a sud-est di Hualien City e profondo 34,8 km, ha scosso l’isola, posizionandosi pericolosamente vicino a Taipei, la capitale, situata a circa 155 km di distanza.



Segue a ruota un’altra significativa scossa di magnitudo 6.5 lungo la costa orientale di Taiwan, indicando un’inquietante attività sismica. Questa seconda scossa, avvenuta in mare a 11 km a nord-est di Hualien City con una profondità di 11,8 km, ha suscitato ulteriori preoccupazioni.

L’attività sismica non si è fermata qui: altri tre terremoti, tutti di magnitudo 5.7 e profondi 10 km, hanno ulteriormente agitato la regione. Queste scosse, collocate vicino alla precedente di magnitudo 6.5 (poi corretta a 6.4), amplificano l’urgenza della situazione, portando l’USGS a registrare un totale di sette eventi sismici, quattro dei quali in mare.

La gravità di questi eventi ha spinto il Sistema di Allarme Tsunami degli Stati Uniti a emettere un’allerta, sottolineando il rischio di ondate potenzialmente devastanti. Le immagini e i rapporti sui social media riflettono l’alta tensione nell’isola, in particolare per l’importante industria dei semiconduttori di Taiwan, vitali per l’economia globale.

L’impatto umanitario di questa catastrofe è stato immediato, con oltre 50 persone ferite a seguito del terremoto principale, come riportato dal dipartimento dei Vigili del fuoco di Taiwan. Questi numeri si aggiungono ad almeno una vittima confermata in precedenza dai media locali.

Gli effetti distruttivi del terremoto sono evidenti anche nelle infrastrutture, con edifici crollati nella contea di Hualien. Reuters e altri media segnalano persone intrappolate sotto le macerie, aumentando la necessità di un rapido intervento di soccorso.

Nonostante la pronta risposta delle autorità locali, che hanno sospeso i servizi ferroviari e della metropolitana per garantire la sicurezza, i danni ai vecchi edifici e le interruzioni alla rete elettrica hanno reso evidente la vulnerabilità di Taiwan di fronte a tali disastri naturali. Più di 87.000 abitazioni sono rimaste senza elettricità, dimostrando la forza distruttiva del sisma.

In risposta a questa crisi, la Cina ha espresso la sua preoccupazione e la disponibilità ad offrire assistenza. Questo gesto evidenzia l’importanza della solidarietà regionale e internazionale nel fronteggiare le conseguenze di catastrofi naturali di tale portata.



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