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A oltre 80 anni dona il rene alla figlia e le salva la vita: “L’età non conta”



Recentemente, all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, un uomo di oltre 80 anni ha compiuto un gesto straordinario donando un rene alla propria figlia. Questo trapianto da donatore vivente ha avuto luogo nelle scorse settimane e ha suscitato un notevole interesse, soprattutto per l’età del donatore, che ha deciso di mettere a disposizione un organo per salvare la vita della figlia.



Nonostante l’età avanzata, l’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (ASUFC) ha confermato che l’uomo si trovava in “condizioni cliniche ottimali, tali da poter donare l’organo senza correre alcun rischio”. Questo aspetto ha reso il caso ancora più significativo, poiché sfida le convenzioni comuni riguardo alla donazione di organi da parte di donatori anziani.

Il dottor Giuliano Boscutti, direttore della Struttura di Nefrologia, ha commentato: “In questo trapianto ciò che colpisce è proprio l’età del donatore. Il messaggio che vogliamo trasmettere è che l’età avanzata non deve essere automaticamente considerata un limite alla donazione. L’invecchiamento dell’organo è un processo soggettivo e, in alcuni casi, non rappresenta un ostacolo alla possibilità di donare a un soggetto più giovane. Essere anziani non significa non poter donare.”

L’intervento chirurgico è stato eseguito con successo dall’equipe della clinica chirurgica, che ha beneficiato anche del supporto della Struttura di Nefrologia e Dialisi. Entrambi i pazienti stanno bene e non hanno presentato complicazioni post-operatorie. L’ASUFC ha comunicato che la donna che ha ricevuto il rene gode di buona salute e ha una funzionalità renale stabile.

Dal gennaio 2025, l’ospedale di Udine ha già effettuato sei trapianti di rene da donatore vivente, su un totale di 46 trapianti complessivi. Dal 2020, anno in cui è ripresa questa attività, sono stati eseguiti 33 trapianti da vivente. Questo evidenzia un trend positivo e un crescente interesse per le donazioni da viventi.

Patrizia Tulussi, della Struttura di Nefrologia, ha spiegato: “L’obiettivo dell’azienda sanitaria è di aumentare sempre di più questo tipo di interventi, che in futuro potrebbero arrivare a rappresentare circa il 20% dei 60 trapianti di rene che si fanno ogni anno a Udine.” Questo piano mira a sensibilizzare la popolazione sull’importanza della donazione di organi e a incoraggiare più persone a considerare la possibilità di diventare donatori.

Il trapianto di rene da donatore vivente rappresenta una soluzione cruciale per molti pazienti in attesa di un organo. La disponibilità di organi da donatori viventi può ridurre significativamente i tempi di attesa e migliorare i risultati a lungo termine per i riceventi. La storia di quest’uomo ottuagenario e della sua figlia rappresenta un esempio toccante di amore e altruismo, dimostrando che la donazione di organi può avvenire anche in età avanzata.

In un contesto in cui la necessità di trapianti di organi continua a crescere, è fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza riguardo alla donazione. Gli ospedali e le istituzioni sanitarie sono chiamati a educare il pubblico sui benefici della donazione da vivente e a sfatare i miti legati all’età e alla salute dei donatori.

La donazione di organi da parte di anziani, come dimostrato da questo caso, può rappresentare una risorsa preziosa per il sistema sanitario. È cruciale che le persone comprendano che l’età non deve essere vista come un ostacolo, ma piuttosto come un’opportunità per salvare vite. La storia di questo padre e della sua figlia è un potente promemoria dell’importanza della solidarietà e del supporto reciproco in famiglia, e potrebbe ispirare altri a considerare la donazione come un atto di amore.



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