Un ritrovamento inquietante ha scosso il centro di Pisa nel pomeriggio di sabato 28 giugno, quando alcuni passanti hanno notato un braccio umano emergere dalle acque del fiume Arno. L’intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco ha permesso di recuperare il corpo, che apparteneva a una donna. Al momento, l’identità della vittima resta ignota e le indagini si concentrano sui tatuaggi presenti sul corpo per cercare di identificarla.
L’episodio è avvenuto nei pressi dello scalo Roncioni, lungo il lungarno Mediceo, un’area molto frequentata soprattutto in quel momento, poiché erano in corso i preparativi per il tradizionale Gioco del Ponte. I primi a notare il braccio galleggiare nel fiume sono stati alcuni passanti che si trovavano vicino alla sede della prefettura. Inizialmente si pensava che il resto del corpo potesse appartenere a un uomo, ma una volta portata a termine l’operazione di recupero, si è scoperto che si trattava di una donna.
Il recupero è stato complesso e ha richiesto diverse ore a causa delle condizioni del corpo, che era in parte sommerso e in avanzato stato di decomposizione. Solo il braccio era visibile in superficie, mentre il resto del cadavere era rimasto intrappolato sott’acqua. I sommozzatori hanno lavorato con estrema attenzione per riportare la salma a terra e consentire alle autorità di avviare le indagini.
Secondo i primi rilievi degli inquirenti, la donna avrebbe avuto un’età apparente di circa 50 anni. Tuttavia, il deterioramento del corpo rende difficile stabilire con precisione l’età e altre caratteristiche fisiche utili all’identificazione. Gli investigatori ipotizzano che il cadavere sia rimasto nell’acqua per un periodo prolungato e che la morte possa risalire a diverso tempo fa. Non è ancora chiaro se il decesso sia avvenuto nel luogo del ritrovamento o se il corpo sia stato trasportato dalla corrente fino a quel punto.
L’autopsia, già disposta dalla procura di Pisa, sarà fondamentale per chiarire le cause della morte e fornire ulteriori elementi utili alle indagini. Gli esperti cercheranno di stabilire se si tratti di un caso di omicidio, suicidio o morte accidentale. Nel frattempo, l’attenzione degli investigatori si concentra sui tatuaggi presenti sul corpo della vittima, che potrebbero rappresentare un elemento chiave per risalire alla sua identità.
Il macabro rinvenimento ha destato grande impressione tra i cittadini di Pisa, soprattutto considerando che la zona era particolarmente affollata al momento del ritrovamento. Il Gioco del Ponte rappresenta infatti una delle tradizioni storiche più importanti della città e attira ogni anno numerosi visitatori. Tuttavia, l’orrore suscitato dalla scoperta ha rapidamente oscurato l’atmosfera festiva, lasciando spazio a un clima di inquietudine e sgomento.
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