Si è spenta nelle scorse ore Lavinia Luciani, una bambina di soli tre anni di Bari, che da tempo lottava contro un tumore maligno al cervello. La malattia, localizzata nel talamo, ha avuto la meglio nonostante l’impegno straordinario della comunità locale e gli sforzi dei suoi genitori, Renata e Roberto, per cercare una cura.
La storia di Lavinia ha toccato profondamente i cuori dei baresi e dell’intera regione. A settembre, i genitori avevano lanciato un appello disperato per raccogliere i fondi necessari a portare la loro “piccola stella” a New York, dove avrebbe potuto ricevere un trattamento innovativo: il Cyberknife. Questa tecnica robotica di radioterapia ad alta precisione è in grado di colpire il tumore senza danneggiare i tessuti sani circostanti. Tuttavia, in Italia, questa procedura non è autorizzata per i pazienti pediatrici, rendendo il viaggio negli Stati Uniti l’ultima speranza per la bambina.
Il costo del trattamento negli Stati Uniti era proibitivo, stimato intorno agli 80.000 euro, comprensivo delle spese di assistenza medica. La risposta della comunità è stata immediata e commovente. In sole 24 ore, la raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe ha raggiunto la cifra straordinaria di 97.000 euro, un risultato che evidenziava quanto la storia di Lavinia avesse toccato il cuore di molte persone.
Anche l’associazione Babbo Natale barese ha contribuito attivamente, rilanciando l’appello dopo aver incontrato Lavinia il 15 agosto nel reparto di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Bari. L’associazione ha scritto sui social: “Una piccola guerriera ha bisogno di noi”, esprimendo la propria ammirazione per il sorriso luminoso della bambina, nonostante le difficoltà che stava affrontando.
Purtroppo, il tempo non ha giocato a favore di Lavinia. Prima di partire per gli Stati Uniti, la bambina avrebbe dovuto sottoporsi a una seconda seduta di chemioterapia e a esami diagnostici più approfonditi, un percorso che non ha potuto completare. La notizia della sua scomparsa ha suscitato un profondo dolore nella comunità.
La consigliera municipale del quartiere San Paolo, Chiara Riccardi, ha espresso il suo cordoglio dicendo: “Sarai l’angelo più bello piccola Lavinia. Ho sperato contro ogni speranza in un miracolo, ho sperato in un finale diverso per te. Maledetto cancro, che ti ha portata via dalle braccia della tua mamma e del tuo papà. Conserverò nel mio cuore i tuoi dolci occhi, nei quali era così facile perdersi”.
La scomparsa di Lavinia rappresenta una grande perdita non solo per la sua famiglia, ma per tutta la comunità di Bari, che si era unita per sostenerla nella sua battaglia. La mobilitazione collettiva ha dimostrato la solidarietà e la determinazione dei baresi nel cercare di fare la differenza nella vita della piccola, ma purtroppo non è bastata a salvarla.
La storia di Lavinia Luciani mette in luce non solo la fragilità della vita, ma anche l’importanza della comunità nel sostenere i propri membri in difficoltà. La risposta emotiva e generosa della città di Bari è stata un esempio di come l’amore e la solidarietà possano unirsi in momenti di crisi. La sua memoria vivrà nei cuori di coloro che l’hanno conosciuta e che hanno lottato al suo fianco.



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