In occasione del Mercoledì delle Ceneri, che si celebra oggi, mercoledì 5 marzo, Papa Francesco ha affrontato il tema della morte e della precarietà della vita durante l’omelia letta dal cardinale Angelo De Donatis alla Basilica di Santa Sabina. Il Pontefice ha sottolineato come la morte rappresenti una realtà inevitabile con cui tutti dobbiamo confrontarci, evidenziando la sua importanza nel contesto della nostra esistenza.
Nel suo messaggio, Bergoglio ha richiamato l’attenzione sulla fragilità umana, citando esperienze di malattia, povertà e sofferenza che possono colpire inaspettatamente noi e le nostre famiglie. “La morte è una realtà con la quale dobbiamo fare i conti, segno della precarietà e fugacità della nostra vita”, ha affermato il Papa, mettendo in luce come la società contemporanea spesso cerchi di esorcizzare questo dramma, emarginandolo dai discorsi quotidiani.
Attualmente in ricovero al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale, Papa Francesco ha condiviso come la sua condizione di fragilità lo porti a riflettere ulteriormente sul tema della mortalità. “Questa condizione di fragilità ci richiama il dramma della morte, che nelle nostre società dell’apparenza proviamo a esorcizzare in molti modi”, ha aggiunto, evidenziando la necessità di affrontare la realtà della morte invece di evitarla.
Il Papa ha continuato a spiegare il significato delle ceneri, che sono un simbolo della nostra fragilità e della nostra origine terrena. “Le ceneri ci aiutano a fare memoria della fragilità e della pochezza della nostra vita: siamo polvere, dalla polvere siamo stati creati e in polvere ritorneremo”, ha affermato, sottolineando come ogni vita sia effimera e come sia importante riconoscerne la transitorietà.
In un momento di profonda spiritualità, Papa Francesco ha invitato i fedeli a considerare le ceneri non solo come un segno di umiltà, ma anche come un percorso verso la speranza. “Le sacre ceneri, questa sera, verranno sparse sul nostro capo. Ci ricordano che siamo polvere, ma ci incamminano verso la speranza a cui siamo chiamati, perché Gesù è disceso nella polvere della terra e, con la sua Risurrezione, ci trascina con sé nel cuore del Padre”, ha dichiarato.
La celebrazione del Mercoledì delle Ceneri ha incluso anche un momento di preghiera presso la chiesa di Sant’Anselmo all’Aventino, seguito da una processione penitenziale verso la Basilica di Santa Sabina. Durante questo evento, hanno partecipato cardinali, arcivescovi, vescovi, monaci benedettini e padri domenicani, insieme a numerosi fedeli. La Messa è stata caratterizzata dal rito di benedizione e imposizione delle ceneri, un momento significativo che segna l’inizio della Quaresima.
L’omelia di Papa Francesco ha quindi messo in risalto l’importanza di riconoscere la nostra fragilità e di affrontare la realtà della morte con dignità e consapevolezza. In un mondo che spesso ignora questi temi profondi, le sue parole rappresentano un invito a riflettere su ciò che conta veramente nella vita.
La celebrazione del Mercoledì delle Ceneri, tradizionalmente un momento di penitenza e riflessione, assume un significato particolare in questo contesto. La comunità cattolica è chiamata a rinnovare il proprio impegno spirituale, ricordando che la vita è un dono prezioso, ma anche fugace.
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