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Antonella e Sara morte per sospetta intossicazione: accusarono i sintomi dopo la vigilia di Natale, dimesse due volte



Le vittime di una presunta epatite fulminante, legata a un’intossicazione alimentare, sono Antonella Di Ielsi, di 50 anni, e la figlia Sara Di Vita, di 15 anni. Entrambe sono morte nelle scorse ore all’ospedale Cardarelli di Campobasso. La famiglia, residente a Pietracatella, comprende anche Gianni Di Vita, marito di Antonella e padre di Sara, attualmente ricoverato in condizioni stabili. La tragedia ha avuto inizio subito dopo la vigilia di Natale, quando la famiglia ha consumato un pasto a base di pesce e funghi.



Secondo quanto riportato da fonti investigative, i membri della famiglia Di Vita si erano recati al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli il 25 e il 26 dicembre, lamentando sintomi generici come nausea e vomito. Dopo le prime visite, erano stati dimessi con una diagnosi di intossicazione alimentare. Tuttavia, la situazione è rapidamente degenerata, portando a un nuovo accesso in ospedale della giovane Sara, che ha subito un rapido peggioramento delle condizioni.

La Squadra Mobile della Polizia ha avviato un’indagine acquisendo le cartelle cliniche delle due donne e gli atti relativi agli accessi al pronto soccorso. L’ospedale ha confermato che i quadri clinici delle pazienti hanno mostrato un’evoluzione rara, culminata nel decesso nonostante le misure di supporto intensivo. “Hanno cominciato ad avere questi sintomi dopo un pasto, ma sono notizie frammentarie raccolte da loro che comunque erano scossi,” ha dichiarato Vincenzo Cuzzone, responsabile del reparto di Rianimazione dell’ospedale. “C’è stata un’insufficienza epatica e poi una cascata di eventi uno dopo l’altro con una rapidità veramente unica che ha portato a un’insufficienza multiorgano.”

Cuzzone ha anche specificato che l’altra sorella, che non ha consumato il pasto con loro, sta bene e non ha manifestato sintomi. “Noi ieri abbiamo gestito la ragazzina arrivata in pronto soccorso con sintomi generici, come nausea, vomito e dolori addominali,” ha aggiunto il medico. Dopo il decesso di Sara, la famiglia è stata invitata a portare anche Antonella in ospedale, poiché presentava sintomi simili. Nonostante i tentativi di intervenire in anticipo, la situazione è risultata critica.

Il padre della giovane, Gianni Di Vita, è attualmente ricoverato in rianimazione e, sebbene le sue condizioni siano stabili, è previsto un trasferimento all’Istituto Spallanzani di Roma per ulteriori accertamenti. Il trasferimento avverrà mediante ambulanza dall’ospedale Cardarelli, dove Gianni è stato ricoverato in Medicina d’Urgenza e sottoposto a stretto monitoraggio.

La comunità di Pietracatella è sotto choc per la tragica perdita. In segno di rispetto, l’amministrazione cittadina ha deciso di annullare tutti gli eventi programmati per le festività natalizie nei prossimi giorni. La notizia ha suscitato un grande dolore tra i residenti, che conoscevano bene la famiglia Di Vita.

La Procura ha disposto l’autopsia per chiarire le cause esatte delle morti di Antonella e Sara. Le indagini sono in corso per determinare se ci siano responsabilità legate all’intossicazione alimentare e per identificare eventuali fonti di contaminazione. La famiglia ha ricevuto supporto da parte della comunità e delle autorità sanitarie, mentre i risultati delle indagini potrebbero fornire risposte cruciali per comprendere la dinamica di questo tragico evento.



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