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Attentato a Sigfrido Ranucci: nota dell’Usigrai accusa La Russa di avere alimentato il clima contro i giornalisti



Un chilo di tritolo posizionato sotto casa, due auto esplose nella notte: l’attacco subito dal giornalista di Report, Sigfrido Ranucci, ha scosso il Paese e acceso un acceso dibattito sul clima che circonda il mondo dell’informazione. La solidarietà è stata immediata e bipartisan: la premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi hanno espresso vicinanza al giornalista e disposto l’innalzamento del livello di sicurezza.



Ma, nonostante l’unità iniziale, non sono mancate le prime polemiche. Alcune voci del mondo culturale e politico hanno puntato il dito contro quello che definiscono un “clima tossico” alimentato anche da esponenti istituzionali.

Lo scrittore Roberto Saviano ha commentato l’accaduto con toni duri, leggendo nell’attentato un segnale allarmante. “Quello che è successo a Ranucci – ha scritto – non riguarda solo lui, ma il clima che stiamo accettando. Quando un giornalista diventa bersaglio, significa che qualcuno vuole stabilire che certi argomenti non si devono toccare”. Saviano accusa una precisa strategia di delegittimazione del giornalismo scomodo, che – a suo dire – può sfociare in episodi violenti. E affonda: “Non è criminalità organizzata, ma un clima politico che legittima questi atti”.

Lerner: “La regia è delle classi dirigenti sovversive”

Ancora più esplicita l’analisi del giornalista Gad Lerner, che ha evocato scenari inquietanti: “L’Italia delle bombe e delle intimidazioni ai giornalisti l’abbiamo già conosciuta. Si manifesta vigliaccamente sotto la regia di classi dirigenti sovversive”. Parole che hanno suscitato reazioni contrastanti e acceso il dibattito sulla responsabilità delle élite politiche nel clima attuale.

Usigrai contro La Russa: “Ha alimentato odio contro Report”

Anche il sindacato dei giornalisti Rai, Usigrai, è intervenuto con una nota dura nei confronti del presidente del Senato, Ignazio La Russa, tra i primi ad aver espresso solidarietà. Il sindacato lo accusa di aver contribuito a una “campagna d’odio” nei confronti di Report, annunciando anche un presidio sotto la sede Rai di viale Mazzini.

Bonelli: “Chi ha attaccato Report ora chieda scusa”

Il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, ha rilanciato l’allarme: “Le parole di Ranucci, che denuncia isolamento e delegittimazione, descrivono una situazione indegna per un Paese democratico. Chi in questi anni ha attaccato la redazione di Report arrivi a fare autocritica e chieda scusa”.

Di Battista: “I giornalisti scomodi vengono lasciati soli”

Torna sulla scena anche Alessandro Di Battista, che sottolinea come gli attacchi alla libera informazione siano favoriti dal silenzio o dall’ostilità delle istituzioni: “Quando le istituzioni delegittimano chi denuncia mafia, corruzione, genocidi in diretta streaming, allora qualche balordo si sente legittimato ad agire”. Parole forti, cui ha fatto seguito la precisazione del Viminale: “Le indagini sono in corso, ci sarà il massimo impegno per individuare i responsabili. Ogni misura di protezione è stata rafforzata”, ha dichiarato il ministro Piantedosi.



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