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Bimba nasce prematura con tumore enorme, intervento eccezionale le salva la vita



Una storia di eccezionale collaborazione medica ha permesso di salvare la vita di una neonata, venuta al mondo prematuramente alla trentesima settimana di gestazione. La piccola, del peso di soli 1,9 kg alla nascita, portava nel suo corpo un tumore di 800 grammi, pari a oltre la metà del suo peso corporeo effettivo. Grazie a due interventi chirurgici, eseguiti in sequenza dagli specialisti dell’Ospedale Bambino Gesù e dell’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli, è stato possibile rimuovere la massa tumorale e garantire alla neonata una possibilità di vita.



La rara patologia diagnosticata alla bambina è un teratoma sacro-coccigeo, una neoplasia che si sviluppa nella parte terminale della colonna vertebrale. Questo tipo di tumore, che colpisce circa un neonato ogni 35.000-40.000 nati vivi, è generalmente benigno, ma può causare complicazioni gravi per il feto, come scompenso cardiaco, idrope fetale e persino morte intrauterina.

Il primo intervento chirurgico è stato effettuato quando la bambina era ancora nel grembo materno. A seguito di una crescita improvvisa e rapida della massa tumorale, i medici hanno deciso di intervenire per ridurre i rischi per la madre e il feto. Utilizzando una tecnica mininvasiva di lasercoagulazione ecoguidata, gli specialisti dell’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli hanno ridotto l’afflusso sanguigno al tumore mediante un laser a diodi. Questo approccio ha rallentato la crescita del teratoma e ha permesso di prolungare la gravidanza fino alla trentesima settimana.

La procedura intrauterina è stata eseguita con estrema precisione per garantire la sicurezza della gestante e del feto. La diagnosi e il monitoraggio sono stati effettuati tramite risonanza magnetica fetale, che ha evidenziato chiaramente la posizione e le dimensioni della massa tumorale.

Alla trentesima settimana, i medici dell’Ospedale Bambino Gesù hanno programmato un parto cesareo nell’ambito del Progetto Nascita, dedicato ai nascituri con gravi patologie congenite e alle gravidanze ad alto rischio. Questo progetto multidisciplinare, attivo da otto anni, ha già gestito 216 parti complessi, offrendo supporto medico avanzato a mamme e neonati in situazioni critiche.

Subito dopo la nascita, la bambina è stata sottoposta al secondo intervento chirurgico per rimuovere completamente il teratoma. L’operazione, durata circa tre ore, ha permesso di eliminare la massa tumorale di 800 grammi dal corpo della neonata, che al momento pesava solo 1,1 kg senza il tumore. Gli specialisti hanno lavorato con estrema attenzione per garantire il successo dell’intervento e minimizzare i rischi post-operatori.

La gestione multidisciplinare tra l’Ospedale Bambino Gesù e l’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli rappresenta un esempio di eccellenza nella medicina fetale e neonatale. La combinazione di tecnologie avanzate, competenze specialistiche e coordinamento tra i team medici ha permesso di affrontare una situazione estremamente complessa con un esito positivo.

Il caso della bambina evidenzia l’importanza della diagnosi precoce e della collaborazione tra centri medici specializzati per trattare condizioni rare e potenzialmente letali nei neonati. Grazie agli interventi tempestivi e mirati, la piccola ha ora una possibilità concreta di crescere senza le complicazioni legate al tumore.

Nonostante le difficoltà iniziali, la bambina sta mostrando segni di miglioramento sotto la supervisione dei medici dell’Ospedale Bambino Gesù, che continueranno a monitorare il suo stato di salute nei prossimi mesi. La storia della piccola rappresenta una speranza per altre famiglie che affrontano situazioni simili e sottolinea l’importanza dell’innovazione medica nel trattamento delle patologie congenite.



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