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Bloccata nave pirata, la solita scena: PD e Cgil si presentano a bordo per esprimere vicinanza



Nuova tensione a Trapani attorno alla nave della Ong Mediterranea, attualmente sottoposta a fermo amministrativo. L’imbarcazione, con a bordo delegazioni politiche e attivisti, ha depositato un esposto penale presso la Procura della Repubblica, denunciando episodi di presunte intimidazioni subite da parte di milizie libiche durante una recente missione di soccorso nel Mediterraneo.



Il documento è stato firmato dal comandante Paval Botica e dal capo missione Beppe Caccia, che hanno ricostruito i fatti verificatisi tra il 18 e il 21 agosto. Secondo quanto riportato, nella mattinata del 18 agosto la nave sarebbe stata circondata in acque internazionali da unità armate riconducibili a milizie libiche. La situazione si sarebbe aggravata la notte del 21 agosto, quando – sempre secondo la ricostruzione della Ong – un gommone militare, “sicuramente appartenente alle stesse milizie”, avrebbe scaraventato in mare con violenza dieci persone, poi recuperate dall’equipaggio della Mediterranea.

La presentazione dell’esposto ha acceso il dibattito politico. La presenza al porto di Trapani di delegazioni del Partito Democratico e di altre forze di opposizione ha suscitato critiche da parte del governo e delle forze di maggioranza, che parlano di iniziative ideologiche. Nel mirino delle polemiche è finito anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, accusato dalle Ong di non garantire un’adeguata gestione dell’emergenza migratoria.

A sostegno della nave si sono schierati diversi esponenti politici e sindacali. L’ex sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha espresso solidarietà all’equipaggio e apprezzamento per il lavoro svolto in mare. La Cgil ha fornito supporto organizzativo alla missione, accompagnando gli operatori della Ong durante le fasi di attracco e durante le iniziative a terra.

Secondo gli operatori della Mediterranea, la denuncia nasce dalla necessità di tutelare i migranti soccorsi e l’equipaggio. Le accuse avanzate nell’esposto, però, hanno generato forti reazioni. Dal fronte politico di centrodestra si sottolinea come l’atteggiamento delle Ong rischi di delegittimare il lavoro delle istituzioni italiane e delle forze di sicurezza impegnate nel controllo dei flussi migratori.

Le critiche si sono concentrate anche sulla ricostruzione dei fatti. Voci della maggioranza hanno evidenziato come le accuse di collusione con i trafficanti libici siano “gravi e prive di fondamento”, ricordando che non sono stati forniti elementi concreti in grado di dimostrare responsabilità italiane.

Il tema si inserisce in un contesto di forte tensione politica. Le Ong accusano il Viminale di impedire le attività di soccorso e di ostacolare l’accoglienza, mentre il governo ribadisce la necessità di mantenere ferme le regole e i controlli alle frontiere marittime. Da più parti si sottolinea come il confronto non sia più soltanto umanitario, ma sia diventato apertamente politico.

La delegazione del Pd che si è recata a Trapani non ha visto la partecipazione di figure di vertice, ma la visita è stata interpretata come un gesto di sostegno simbolico alle attività della Ong. Il partito ha ribadito la propria contrarietà alla linea di rigore adottata dal governo in materia di immigrazione, sottolineando la necessità di garantire il rispetto dei diritti umani nelle operazioni di soccorso.

Intanto la nave resta ferma nel porto di Trapani, in attesa delle decisioni della magistratura sull’esposto depositato. La polizia postale e gli investigatori della procura valuteranno la documentazione presentata da Botica e Caccia per chiarire la dinamica degli eventi denunciati e accertare eventuali responsabilità.

La vicenda, ancora in evoluzione, conferma la contrapposizione tra chi sostiene l’azione delle Ong come presidio umanitario e chi invece considera le loro attività un fattore di pressione politica e di scontro istituzionale. In attesa di sviluppi giudiziari, il caso della nave Mediterranea continua ad alimentare il dibattito sul ruolo delle organizzazioni non governative e sulle politiche migratorie italiane ed europee.



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