​​


Bufera politica, l’assessora col velo contro chi protesta per le troppe risorse: “Andate a vivere altrove”



Una frase pronunciata durante una seduta del consiglio comunale di Molenbeek, quartiere nella regione di Bruxelles-Capitale, ha acceso un acceso scontro politico in Belgio. Protagonista la consigliera socialista Saliha Raiss, esponente del partito Vooruit, che mercoledì 27 agosto ha reagito con forza a commenti definiti razzisti rivolti alle donne musulmane.



L’assessore, che indossava il velo durante la riunione, ha preso la parola dopo che sulla pagina Facebook del Movimento Riformatore (MR) di Molenbeek erano stati pubblicati post contenenti affermazioni discriminatorie. Rivolgendosi direttamente ai colleghi, Raiss ha affermato: “Questo è razzismo che tollerate e banalizzate durante le conversazioni sui social media e sulle vostre piattaforme”, accusando gli esponenti del MR di essere “complici” di quei messaggi.

Il momento che ha suscitato maggiore clamore si è verificato poco dopo, quando Saliha Raiss ha rivolto ai suoi oppositori un invito provocatorio: “Se siamo così dirompenti, se non vogliono più vederci, la Regione ha 19 comuni. Se a Molenbeek è così insopportabile, allora cambiate, andatevene altrove. Andatevene.”

Le parole hanno immediatamente scatenato una dura reazione politica. Durante la stessa seduta, il consigliere comunale del MR, Didier Millis, ha risposto respingendo ogni accusa e contestando con decisione l’atteggiamento della collega. “Non ho nessuna lezione da imparare da Saliha Raiss, che deve rappresentare l’intero comune”, ha dichiarato, aggiungendo: “Diciamo ‘a chi non piace, se ne vada da Molenbeek’. Questo è incomprensibile. Mi sento dire che, come belga, devo lasciare il mio comune perché qualcuno non condivide le mie convinzioni?”

L’episodio si è diffuso rapidamente, alimentando un acceso dibattito non solo a livello locale ma anche nazionale. La questione tocca un tema molto sensibile in Belgio, dove il rapporto tra multiculturalismo, convivenza e identità delle comunità resta oggetto di confronti e tensioni.

Il comune di Molenbeek, da tempo al centro dell’attenzione mediatica per episodi di criminalità e sparatorie, è anche spesso citato nei dibattiti sull’integrazione delle comunità musulmane. Le dichiarazioni di Raiss hanno così assunto un significato che va oltre lo scontro in consiglio, diventando emblema delle divisioni politiche e sociali presenti nel Paese.

Il Movimento Riformatore (MR) ha espresso irritazione per l’accaduto, ribadendo la necessità che gli eletti rappresentino tutti i cittadini, indipendentemente dalle differenze religiose o culturali. La presa di posizione di Raiss, infatti, è stata percepita da molti esponenti del partito come un messaggio divisivo, in contrasto con il ruolo istituzionale che dovrebbe garantire imparzialità.



Add comment