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Bufera social per Bonaccini: dopo la foto del ristorante stellato, è una valanga di insulti



L’europarlamentare del Partito Democratico, Stefano Bonaccini, noto per la sua costante presenza sui social media, ha recentemente elogiato lo chef pluristellato Massimo Bottura, condividendo una fotografia scattata durante un pasto presso il suo ristorante.  Tale gesto ha suscitato un’ampia discussione online, con numerosi utenti che hanno espresso critiche riguardo alla disparità tra il tenore di vita dell’europarlamentare e la realtà economica di molti cittadini.  Diversi commenti hanno sottolineato la difficoltà di permettersi un pasto in un ristorante di lusso con un reddito medio, evidenziando il contrasto tra le dichiarazioni di Bonaccini e la sua esperienza personale.  Alcuni utenti hanno inoltre ricordato il passato in cui i rappresentanti del popolo frequentavano trattorie più accessibili,  ponendo l’accento sulla crescente distanza tra la classe politica e la popolazione.  In particolare, è stata criticata la scelta di Bonaccini di cenare presso un ristorante di lusso, come quello di Bottura,  mentre si fa portavoce di tematiche legate alla povertà e alle difficoltà economiche.



La questione in esame non riguarda l’invidia sociale né il pauperismo fine a se stesso, bensì una semplice questione di opportunità.  È opportuno che il Presidente Nazionale del principale partito di sinistra italiano, erede del Partito Comunista Italiano di Enrico Berlinguer, elogi la proposta culinaria di un ristorante che, legittimamente, offre menù a 350 euro a persona, a cui si aggiungono 240 euro per l’abbinamento di vini?

‘Qualcuno era comunista perchè beveva il vino e si commuoveva alle feste popolari…’ cantava Giorgio Gaber. Ora di quella sinistra cosa è rimasto? Che messaggio pensa di trasmettere il presidente nazionale Pd con questa ostentata pubblicità alla cucina di Bottura?


Coloro che con 500 euro sfamano una famiglia di 4 persone per un mese, come pensa, Bonaccini, che interpretino il suo viso felicione con sopracciglia disegnate e barba scolpita mentre mangia (a pagamento o gratis non importa) da Bottura? C’era proprio bisogno di ostentare cotanta gioia da lustrini e paillettes? Per essere popolari non bisogna essere populisti, ma di certo neppure snob.



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