Le autorità continuano la ricerca di Andrea Cavallari, il ventiseienne che è fuggito dal carcere di Bologna il 3 luglio scorso, approfittando di un permesso per recarsi all’università e discutere la sua tesi di laurea. Il giovane, condannato per la tragica strage di Corinaldo, non è mai rientrato in carcere dopo aver partecipato a una festa in famiglia. La polizia penitenziaria ha diffuso una foto recente del detenuto per agevolare le operazioni di ricerca.
La fuga di Cavallari ha sollevato interrogativi sulle modalità del suo piano e sull’eventuale coinvolgimento di terzi. La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo per evasione e sta indagando anche per favoreggiamento, ipotizzando che qualcuno possa averlo aiutato a organizzare la sua fuga. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire la rete di contatti del detenuto, coordinati dal pubblico ministero Andrea De Feis.
Secondo quanto emerso, i genitori del giovane avrebbero riferito agli inquirenti che, prima di tornare in carcere, il figlio aveva in programma un incontro con la sua ex fidanzata. Tuttavia, la donna, rintracciata dagli investigatori, si trova al lavoro ed è risultata estranea ai fatti. Non avrebbe avuto contatti con Cavallari da tempo e non avrebbe avuto alcun ruolo nella sua evasione.
La strage di Corinaldo, per la quale Andrea Cavallari stava scontando una condanna definitiva a 11 anni e 10 mesi, rappresenta uno dei casi più tragici degli ultimi anni in Italia. L’8 dicembre 2018, durante un concerto nella discoteca Lanterna Azzurra, un gruppo di giovani spruzzò spray al peperoncino, causando il panico tra i presenti. La fuga di massa si trasformò in una tragedia: sei persone persero la vita, tra cui cinque minorenni, e altre 59 rimasero ferite. Il giovane fu arrestato nell’agosto successivo e condannato dopo il processo.
La polizia penitenziaria dell’Emilia-Romagna e delle Marche sta conducendo le indagini per localizzare il fuggitivo. Gli investigatori stanno valutando se il ventiseienne sia da solo o se ci siano complici che lo stiano aiutando a nascondersi. Al momento, non ci sono certezze sulla sua posizione né sulla rete di supporto che potrebbe aver facilitato la fuga.
Nel frattempo, il caso ha suscitato dibattiti anche a livello politico. Il Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia Carlo Nordio, definendo “inaccettabile” la fuga del detenuto e chiedendo chiarimenti sulle misure adottate per evitare episodi simili.
La recente diffusione della foto di Andrea Cavallari rappresenta un tentativo delle autorità di coinvolgere la cittadinanza nelle operazioni di ricerca. Chiunque abbia informazioni utili è invitato a contattare le forze dell’ordine per contribuire alle indagini.
Gli investigatori stanno procedendo con cautela, analizzando ogni dettaglio che possa portare alla cattura del fuggitivo e alla verifica di eventuali responsabilità da parte di terzi. La vicenda rimane al centro dell’attenzione pubblica, sia per la gravità dei reati commessi da Cavallari, sia per le implicazioni legate alla sua evasione.



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