Risultati delle Elezioni Regionali in Campania del 2020
Vincenzo De Luca ha conseguito il 69,48% dei voti, pari a 1.789.017 preferenze, distribuite tra le tre principali liste elettorali:
– Partito Democratico: 16,90% (398.522 voti)
– De Luca Presidente: 13,30% (313.669 voti)
– Italia Viva: 7,38% (173.884 voti)
Il suo avversario, Stefano Caldoro, ha ottenuto il 18,06% dei voti, corrispondenti a 464.921 preferenze. Il suo sostegno si è articolato come segue:
– Fratelli d’Italia: 5,98% (140.916 voti)
– Lega per Salvini Premier: 5,65% (133.159 voti)
– Forza Italia: 5,16% (121.694 voti)
Valeria Ciarambino, candidata del Movimento 5 Stelle, ha ottenuto il 9,93% dei consensi, pari a 255.714 preferenze.
Analisi delle Elezioni Regionali in Campania: Fico vs. Cirielli
In questo articolo, tratto dal “Corriere della Sera” e firmato da Nando Pagnoncelli, si analizza l’ultima regione chiamata al voto in questo autunno, la Campania. Le due candidature principali sono quelle di Roberto Fico, sostenuto dal Campo largo (centrosinistra e Movimento 5 Stelle), ed Edmondo Cirielli, rappresentante del centrodestra.
La candidatura di Roberto Fico, ex Presidente della Camera, si è rivelata particolarmente complessa. Essa è stata mal accolta dall’attuale Presidente Vincenzo De Luca, il quale, analogamente a Luca Zaia, aspirava a un terzo mandato. L’insediamento di Fico è stato formalizzato solo grazie a un compromesso raggiunto con il Partito Democratico nazionale, che ha previsto, tra l’altro, la nomina di Piero De Luca, figlio dell’attuale governatore, alla carica di segretario regionale del Partito Democratico in Campania.
La candidatura di Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia e Viceministro degli Esteri, ha incontrato diverse difficoltà. Definita all’ultimo minuto (inizio ottobre), come molte delle candidature di centrodestra alle elezioni regionali di quest’anno, ha ottenuto l’approvazione di Forza Italia solo dopo un’attenta valutazione, inizialmente caratterizzata da scetticismo.
Le principali preoccupazioni degli elettori campani riguardano la sanità, indicata dal 56% degli intervistati come la priorità assoluta. A seguire, il tema del lavoro e dell’occupazione, citato dal 39%, i trasporti, la mobilità e le infrastrutture (31%) e la sicurezza e la criminalità (24%). Gli altri temi sono stati menzionati da meno di un quinto degli intervistati.
L’amministrazione uscente, guidata da Vincenzo De Luca, gode di un’opinione favorevole da parte della maggioranza assoluta dei cittadini campani (53%), sebbene un significativo 44% esprima giudizi negativi.
Tale valutazione appare trasversale: tra gli elettori di Fico, poco meno di un terzo si esprime negativamente (è opportuno ricordare che il Movimento 5 Stelle ha ricoperto il ruolo di opposizione nel mandato in corso), mentre quasi la metà (47%) degli elettori di Cirielli attribuisce un giudizio positivo all’amministrazione.
Per quanto riguarda la notorietà dei candidati, Fico si posiziona in modo favorevole, essendo conosciuto da oltre tre quarti degli intervistati, mentre Cirielli registra una notorietà del 51%, che si prevede possa aumentare nelle fasi finali della campagna elettorale.
Gli altri candidati godono di una minore visibilità: solo Bandecchi, che ha ottenuto una certa attenzione mediatica a livello nazionale, raggiunge il 30%.
La propensione al voto si attesta al 40% degli intervistati che si dichiarano certi di partecipare alle elezioni, mentre il 15% ritiene probabile la propria partecipazione. Sulla base di questi dati, si stima un’affluenza alle urne del 44%, in linea con il trend di calo registrato in altre regioni, e significativamente inferiore rispetto al 55% del 2020 (anno in cui si è votato anche per il referendum sulla riduzione dei parlamentari) e al 52% del 2015.
Le intenzioni di voto indicano una netta affermazione del Campo largo. Luigi Fico è stimato al 53% dei voti validi, mentre il candidato di centrodestra ottiene il 42,5%. Si tratta di una competizione fortemente polarizzata, con gli altri candidati che, complessivamente, non raggiungono il 5%.
Per quanto riguarda le intenzioni di voto proporzionale, tra le liste a sostegno di Fico, il Partito Democratico otterrebbe il 19,5%, un risultato superiore a quello del 2020. Il Movimento 5 Stelle è stimato al 10,1%, dato quasi identico a quello conseguito nelle precedenti elezioni regionali. Seguono la lista “A Testa alta”, ispirata dal Presidente uscente De Luca, con il 6,5%, quindi Casa Riformista (già presente in Toscana) con il 5,5%. Le restanti quattro liste otterrebbero complessivamente il 12,8%, portando la somma dei partiti della coalizione al 54,4%.
Nel centrodestra, al primo posto si colloca Fratelli d’Italia con il 15%, di poco inferiore al risultato ottenuto alle elezioni politiche del 2022. Forza Italia registra un ottimo risultato, con il 12,6%, più del doppio di quanto ottenuto alle precedenti elezioni regionali e circa tre punti percentuali in più rispetto alle elezioni politiche.
A seguire la Lega con il 4,1%, in flessione di 1,5% rispetto alle precedenti elezioni regionali, in linea con il risultato delle elezioni politiche. Le altre cinque liste che sostengono Cirielli otterrebbero complessivamente il 9,7%, portando la coalizione al 41,4%. I partiti collegati agli altri candidati sono stimati nell’insieme al 4,2%.
Interrogati sul risultato finale, il 39% degli intervistati prevede la vittoria di Fico, il 18% quella di Cirielli, mentre la maggioranza relativa (43%) non è in grado di fare previsioni. È da sottolineare che quasi il 60% degli elettori di Cirielli ritiene che il proprio candidato possa vincere la competizione. Si può ipotizzare che, se questa percezione si consolida, Cirielli possa attrarre al voto elettori indecisi.
I dati della Campania non sono solidi come quelli registrati in Puglia e in Veneto, ma la vittoria di Fico appare altamente probabile.



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