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Cancro al seno, un nuovo farmaco lo elimina con una sola dose nei test di laboratorio: cresce la speranza



Un nuovo passo avanti nella lotta contro il cancro al seno arriva da Urbana-Champaign, negli Stati Uniti. Un gruppo di scienziati del Dipartimento di Chimica dell’Università dell’Illinois, in collaborazione con il Carl R. Woese Institute for Genomic Biology, il Dipartimento di bioscienze comparate e la società Systems Oncology di Scottsdale, ha messo a punto un composto sperimentale che potrebbe rivoluzionare i trattamenti oncologici: la molecola ErSO-TFPy.



Secondo quanto riportato nello studio pubblicato su ACS Central Science, una singola somministrazione di questo farmaco è stata in grado di eliminare completamente i tumori al seno ER+ di piccole dimensioni e di ridurre drasticamente quelli di dimensioni maggiori nei test di laboratorio.

Cancro al seno ER+: la forma più diffusa

Il carcinoma mammario positivo al recettore degli estrogeni (ER+) rappresenta la forma più comune della malattia. In Italia, secondo i dati AIOM, vengono diagnosticati circa 55.000 nuovi casi l’anno, mentre a livello globale i casi superano i 2,3 milioni.

Le terapie attuali, basate su intervento chirurgico, chemioterapia e trattamenti ormonali di lunga durata, garantiscono alte probabilità di guarigione, ma comportano anche effetti collaterali significativi: osteoporosi, rischio di trombosi e riduzione della qualità della vita. Un farmaco capace di agire in una sola o in poche somministrazioni rappresenterebbe una svolta terapeutica.

Dalla molecola ErSO al nuovo derivato

Il progetto nasce come evoluzione del composto ErSO, sviluppato nel 2022 e capace di eliminare al 100% le cellule tumorali in modelli murini, ma accompagnato da effetti tossici rilevanti. Da qui l’impegno del team guidato dal professor Paul J. Hergenrother per ottenere derivati più sicuri ed efficaci.

ErSO-TFPy ha dimostrato una maggiore selettività nell’attaccare le cellule tumorali ER+, riducendo al minimo le reazioni avverse. Nei test preclinici condotti su topi, ratti e cani beagle, la molecola è stata ben tollerata, senza evidenti danni agli organi o agli altri tessuti.

I risultati dei test

Nei modelli animali e nelle colture cellulari, ErSO-TFPy ha indotto la morte delle cellule tumorali per necrosi. Nei tumori più piccoli, l’eradicazione è stata totale, mentre in quelli più voluminosi (fino a 1.500 mm³) è stata osservata una regressione significativa, in molti casi fino alla scomparsa completa.

“È molto raro che un composto riduca i tumori nei modelli murini di cancro al seno, per non parlare dell’eradicazione completa di tali tumori con una singola dose” ha sottolineato il professor Hergenrother. “Siamo ansiosi di vedere ErSO-TFPy avanzare verso lo sviluppo clinico”.

Le prospettive future

Nonostante i risultati incoraggianti, la strada verso l’applicazione clinica resta lunga. Prima di testare il farmaco sugli esseri umani sarà necessario condurre studi approfonditi sulla sicurezza e sulla farmacocinetica. Potrebbero passare anni prima che ErSO-TFPy arrivi sul mercato, ma le premesse sono considerate estremamente positive dagli esperti.

Parallelamente, la ricerca oncologica continua a produrre nuove terapie mirate. Recentemente, uno studio dell’UPMC Hillman Cancer Center dell’Università di Pittsburgh ha dimostrato che la terapia adiuvante T-DM1 per il carcinoma mammario HER2+ riduce del 50% il rischio di recidiva o morte a lungo termine.

La speranza degli scienziati è che, con lo sviluppo di farmaci innovativi come ErSO-TFPy, il futuro della cura del cancro al seno possa trasformarsi radicalmente, riducendo la durata e l’impatto dei trattamenti e migliorando in modo decisivo la qualità della vita delle pazienti.



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