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Censurata dai media la contestazione a Tajani tra fischi e insulti durante un premio grottesco



Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è intervenuto a Pescara in occasione del Festival Dannunziano per ricevere il premio ‘Fare Pace’, conferitogli dalla Fondazione Consiglio Regionale Eventi (Crea). Il riconoscimento è stato assegnato per il suo contributo al dialogo tra Israele e paesi arabi e per l’appoggio alla popolazione di Gaza. La serata del 4 settembre ha visto anche la premiazione della cantante israeliana Noa, che si è esibita in un concerto seguito da un pubblico attento.



La cerimonia di consegna si è svolta con la partecipazione sul palco del presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, il senatore Nazario Pagano e il sindaco di PescaraCarlo Masci. Al momento della salita sul palco, Tajani è stato accolto da fischi e contestazioni. Dopo essere sceso, ha dialogato per alcuni minuti con alcuni manifestanti, ribadendo dal palco: “Si può dissentire, ma noi abbiamo fatto cose concrete, abbiamo salvato vite umane”.

All’esterno dell’Arena Grande del Porto turistico, sede dell’evento, era presente anche il segretario nazionale di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo, con un cartello con la scritta “Governo Meloni complice del genocidio”.

Interpellato sul messaggio di pace lanciato dall’artista israeliana, il ministro ha sottolineato: “Gli appelli a favore della pace sono sempre benvenuti, Noa è una cantante conosciuta per i suoi messaggi di pace e quindi speriamo che arrivino alle orecchie che devono ascoltare”. Ha inoltre richiamato l’attenzione sulla necessità di distinguere tra il popolo e i governi coinvolti nei conflitti: “L’artista chiede di sostenere il popolo israeliano e non il governo, di sostenere il popolo palestinese e non Hamas”.

Sul tema della situazione in Medio Oriente, Tajani ha precisato: “Il popolo palestinese è vittima di Hamas, che è un’organizzazione terroristica che sta usando il proprio popolo come scudo umano per proteggere i propri depositi di armi. Questo è veramente inaccettabile. Hamas ha dato inizio a tutto ciò che è accaduto”. Ha comunque aggiunto: “Il governo israeliano, dopo una reazione legittima all’attacco del 7 di ottobre, ha superato il filo rosso della proporzionalità dell’attacco e noi abbiamo detto basta. E quindi tutti gli appelli a favore della pace è giusto che ci siano”.

Riguardo ai tempi per risolvere il conflitto, ha dichiarato: “I tempi per la pace sono lunghi in Russia e Ucraina, rischiano di essere lunghi anche in Medio Oriente, però guai ad arrendersi. Se la causa è giusta bisogna andare avanti, se la causa è giusta bisogna insistere affinché le parti in conflitto ascoltino le voci della saggezza e si rendano conto che tutte queste vite umane che vengono travolte finiranno sulla coscienza di chi non vuole ascoltare parole di pace”.

L’esibizione di Noa ha coinvolto il pubblico per oltre un’ora. Il momento più emozionante è stato quello finale, con l’interpretazione di “Beautiful that way”, colonna sonora del film “La vita è bella” di Roberto Benigni.



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