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Chi è Luis Antonio Tagle, il “Bergoglio d’Asia” tra i favoriti al papato: “Io? Una barzelletta”.



La possibilità che il prossimo Papa provenga dall’Asia non è solo una mera speculazione, ma una realtà che sta guadagnando attenzione. Tra i nomi più discussi c’è quello di Luis Antonio Gokim Tagle, attuale Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. Questo cardinale, molto vicino a Papa Francesco, è considerato uno dei candidati più probabili per succedergli.



Nato a Manila il 21 giugno 1957, Tagle ha accumulato una vasta esperienza pastorale nel corso della sua carriera. Fin dalla gioventù, ha mostrato un forte carisma e una leadership attiva tra i fedeli, in un Paese come le Filippine, dove circa l’80% della popolazione è cattolica. Le Filippine possono vantare cinque membri nel Collegio Cardinalizio, un fattore che potrebbe rivelarsi vantaggioso se tutti i cardinali filippini decidessero di sostenere Tagle. Solo l’Italia (19 membri) e Francia e Spagna (entrambi con 6 membri) hanno un numero maggiore di cardinali.

Luis Antonio Gokim Tagle è visto come un moderato e viene soprannominato il “Francesco asiatico” per il suo impegno nelle questioni sociali e la sua empatia verso i migranti, temi che risuonano con quelli del defunto pontefice. Il cardinale ha sempre mantenuto una posizione ferma contro l’aborto, definendolo “una forma di omicidio”, in linea con la dottrina della Chiesa e con le affermazioni di Bergoglio, che ha descritto i medici abortisti come “sicari”. Inoltre, Tagle ha espresso la sua contrarietà all’eutanasia.

Tuttavia, il cardinale ha anche mostrato una certa apertura verso diritti civili più ampi. Nel 2015, mentre era arcivescovo di Manila, ha invitato la Chiesa a rivedere la sua posizione “severa” nei confronti delle persone gay, dei divorziati e delle madri single. Ha sottolineato che la rigidità del passato ha causato danni significativi, lasciando molte persone con un senso di stigma, affermando che ogni individuo merita rispetto e compassione.

Secondo quanto riportato dalla BBC, Luis Antonio Gokim Tagle era già stato considerato, sebbene come outsider, durante il conclave del 2013, quando Francesco è stato eletto Papa. In quell’occasione, quando gli fu chiesto un parere sulla possibilità di essere nominato pontefice, rispose con ironia: “La considero una barzelletta! È divertente”. Tuttavia, ora la situazione è cambiata, e Tagle potrebbe dover prendere in considerazione seriamente l’idea di diventare il successore di Pietro.

La figura di Luis Antonio Tagle è quindi al centro di discussioni sempre più frequenti riguardo al futuro della Chiesa cattolica. La sua esperienza e il suo approccio moderato potrebbero risultare fondamentali in un momento in cui la Chiesa affronta sfide significative, sia interne che esterne. La sua capacità di dialogare con diverse culture e di affrontare tematiche sociali potrebbe rivelarsi cruciale per guidare la Chiesa in un’epoca di cambiamenti.

Inoltre, la sua provenienza dalle Filippine, un Paese con una forte tradizione cattolica, potrebbe rappresentare un ponte tra occidente e oriente, favorendo una visione globale della Chiesa. Questo aspetto è particolarmente rilevante in un contesto in cui il cattolicesimo sta crescendo in Asia, mentre in altre regioni, come l’Europa, sta affrontando un declino.

La possibilità di un Papa asiatico come Luis Antonio Tagle segna un potenziale cambiamento significativo nella storia della Chiesa cattolica. La sua elezione potrebbe non solo riflettere una maggiore inclusività, ma anche rinnovare l’impegno della Chiesa verso questioni globali, come la giustizia sociale e i diritti umani.



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