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Chi è Mattias Conti, il terzo arrestato per la sparatoria di Monreale: “Esultava alzando le braccia”



In seguito alla tragica sparatoria avvenuta a Monreale il 27 aprile, le autorità hanno fermato tre giovani coinvolti nella strage che ha causato la morte di Massimo Pirozzo, Salvo Turdo e Andrea Miceli. Mattias Conti, il terzo arrestato, è stato riconosciuto attraverso un post sui social media dalla fidanzata di una delle vittime.



La sera del 27 aprile, nei pressi di una pizzeria a Monreale, una sparatoria ha sconvolto la comunità locale. Tre giovani hanno perso la vita: Massimo Pirozzo, Salvo Turdo e Andrea Miceli, rispettivamente di 23, 25 e 26 anni. Le indagini hanno portato all’arresto di tre sospetti, tra cui il diciannovenne Mattias Conti, identificato grazie a una fotografia condivisa sui social.

Il processo di identificazione di Conti è stato possibile grazie alla testimonianza della fidanzata di una delle vittime. La giovane ha riconosciuto Conti dall’abbigliamento mostrato in un post sui social, che coincideva con quello visto nelle riprese delle telecamere di sorveglianza acquisite dalle forze dell’ordine. La sera della sparatoria, Conti indossava un giubbino bianco con cuciture simili a quelle del marchio Blauer, come descritto dalla testimone.

Dopo aver sparato sulla folla, il giovane avrebbe alzato le braccia in segno di vittoria, gesto che è stato riportato da un testimone alle autorità. Questo comportamento ha ulteriormente corroborato le prove contro di lui. Conti è stato arrestato e trasferito in carcere, seguendo la stessa sorte dei suoi complici Salvatore Calvaruso e Samuel Acquisto.

Il primo ad essere fermato era stato Salvatore Calvaruso, identificato dalle riprese delle telecamere grazie alle testimonianze di alcuni testimoni oculari. Successivamente, le indagini hanno portato all’arresto di Samuel Acquisto, individuato anch’esso grazie alle dichiarazioni raccolte. Si ritiene che Acquisto abbia avuto un ruolo attivo nell’incitare Conti a sparare durante la notte fatale.

Le autorità stanno ora concentrando gli sforzi per individuare altri membri del gruppo coinvolto nella sparatoria. Gli inquirenti sospettano che tutti i partecipanti siano presenti nella fotografia postata sui social media, probabilmente scattata poco prima dell’incidente. Questo elemento potrebbe essere cruciale per completare il quadro investigativo e assicurare alla giustizia tutti i responsabili.

La fidanzata della vittima ha fornito dettagli precisi sugli abiti indossati dai sospetti la notte della sparatoria: “Acquisto era seduto sulla moto, aveva un giubbotto bianco e il casco Momo Design grigio opaco con le scritte nere”, ha ricordato. “Conti era seduto dietro come passeggero. Aveva un giubbino bianco con le cuciture tipo Blauer.” Queste informazioni sono state fondamentali per le indagini e hanno permesso alle forze dell’ordine di procedere con gli arresti.

La comunità di Monreale è ancora scossa dalla tragedia e attende con ansia che la giustizia faccia il suo corso. La perdita di tre giovani vite ha lasciato un vuoto difficile da colmare e ha suscitato un forte desiderio di chiarezza e responsabilità. L’arresto dei tre sospetti rappresenta un passo importante verso la risoluzione del caso, ma resta ancora molto da fare per comprendere appieno i motivi dietro l’attacco e prevenire futuri episodi di violenza.

Le indagini proseguono senza sosta e le autorità sono impegnate a raccogliere tutte le prove necessarie per costruire un caso solido contro i responsabili. Il ruolo dei social media nella risoluzione del caso sottolinea l’importanza delle nuove tecnologie nel supportare le attività investigative, offrendo strumenti preziosi per l’identificazione e tracciamento dei sospetti.

La comunità locale continua a supportare le famiglie delle vittime, offrendo solidarietà e vicinanza in questo momento difficile. La speranza è che la giustizia possa portare un po’ di pace a chi ha perso i propri cari in circostanze così tragiche.



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