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Chiara ha crisi epilettiche in gravidanza: scoperto tumore al cervello, operata d’urgenza, il bimbo sta bene



La storia di Chiara, una 38enne piemontese, rappresenta un incredibile esempio di resilienza e competenza medica. Durante la sua seconda gravidanza, all’inizio dell’estate, Chiara ha iniziato a manifestare crisi epilettiche improvvise alla 22esima settimana di gestazione. Dopo essere stata trasportata d’urgenza al Pronto Soccorso dell’ospedale Molinette di Torino, i medici hanno effettuato una diagnosi drammatica: un tumore al cervello che comprimeva i lobi frontali.



Di fronte a questa situazione critica, il team medico ha preso la decisione di intervenire immediatamente con un’operazione d’urgenza. È stato fondamentale considerare lo stato di gravidanza della paziente e coinvolgere specialisti di diverse discipline. L’intervento chirurgico, altamente delicato, richiedeva precisione assoluta e perdite ematiche minime per garantire la sicurezza del feto, che è stato costantemente monitorato.

In meno di tre ore, i chirurghi sono riusciti ad asportare completamente il tumore, che si è rivelato benigno. Questo successo ha permesso a Chiara di proseguire la sua gravidanza sotto attenta sorveglianza ginecologica. La storia ha avuto un lieto fine nei giorni scorsi, quando Chiara ha dato alla luce il suo bambino, Mattia, alla 36esima settimana di gravidanza attraverso un parto cesareo. Il piccolo, con un peso di poco meno di 2,5 kg, è stato ricoverato nella terapia intensiva neonatale della stessa struttura per i controlli necessari.

I medici coinvolti nel caso hanno sottolineato l’importanza dell’approccio multidisciplinare che ha caratterizzato l’intervento. “Questa storia rappresenta l’eccellenza della medicina multidisciplinare. Il lavoro di squadra è stato determinante. Oggi celebriamo non solo la nascita di Mattia, ma anche il valore della collaborazione tra professionisti”, hanno dichiarato.

L’intervento ha visto la cooperazione tra l’équipe di neurochirurgia, quella di ginecologia e ostetricia, e il team di anestesia e rianimazione. Questo approccio integrato è stato essenziale per garantire la sicurezza di madre e figlio durante l’operazione.

Il Direttore generale della Città della Salute e della Scienza di Torino, Livio Tranchida, ha commentato: “Una storia a lieto fine che ancora una volta diventa esempio delle eccellenze multidisciplinari della nostra Città della Salute e della Scienza. Ringrazio i nostri professionisti, che hanno reso possibile tutto ciò. Il valore aggiunto espresso dalla Città della Salute e della Scienza di Torino è consistito nella possibilità di schierare contemporaneamente tutte le competenze mediche e sanitarie necessarie per trattare nel migliore dei modi le diverse sfaccettature di questo particolare caso clinico”.

Dopo l’intervento, Chiara ha potuto lasciare l’ospedale, mentre continuerà a seguire controlli regolari con l’équipe neurochirurgica per monitorare il suo percorso di guarigione. La nascita di Mattia rappresenta non solo un traguardo personale per Chiara, ma anche un esempio di come la medicina moderna possa affrontare situazioni complesse con successo grazie alla collaborazione tra diverse specialità.



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