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Christian De Sica condivide le parole di Marco Travaglio contro il riarmo: “Per la prima volta sono d’accordo con lui”.



Christian De Sica e Marco Travaglio hanno recentemente attirato l’attenzione dei media per la loro inaspettata alleanza su un tema controverso: il riarmo. L’attore e regista ha condiviso sul suo profilo Instagram un intervento di Travaglio durante il programma Otto e Mezzo, in cui il direttore del Fatto Quotidiano ha espresso il proprio dissenso riguardo all’acquisto di nuove armi. La sua provocatoria domanda, “Dobbiamo comprare più armi per fare la guerra a chi? Per spararci da soli sulle palle?”, ha colpito nel segno.



Nel corso della trasmissione, Lilli Gruber ha interrogato Travaglio sulla necessità di mantenere un legame con gli Stati Uniti, chiedendo: “Dobbiamo restare agganciati agli Stati Uniti altrimenti non si può fare nulla?”. La risposta di Travaglio è stata diretta: “L’alternativa quale sarebbe? A chi dovremmo essere agganciati?”. Ha continuato a spiegare che la situazione attuale è frutto di un clima di paura che circonda la possibilità di una pace in Ucraina, sottolineando che gli Stati Uniti hanno fallito nel gestire la guerra e ora si trovano a dover affrontare le conseguenze.

L’intervento di Travaglio ha trovato un sostenitore in Christian De Sica, il quale ha commentato: “In questo mondo di pazzi, finalmente stanno spostando l’asse dello scontro dal piano commerciale al piano militare”. L’attore ha aggiunto che l’Europa ha ancora delle opportunità sul fronte commerciale e ha criticato l’idea di utilizzare risorse del PNRR per acquistare armi, chiedendosi: “Vogliono prendere pezzi di PNRR per comprare più armi ma per fare più guerra a chi? Per spararci da soli nelle palle?”.

La posizione di De Sica ha suscitato una serie di reazioni tra i suoi follower. Alcuni hanno apprezzato il fatto che l’attore abbia preso una posizione su un argomento così delicato, mentre altri hanno criticato il suo avvicinamento alle posizioni di Travaglio. L’argomento del riarmo è particolarmente sensibile in un contesto internazionale caratterizzato da conflitti e tensioni crescenti, e la dichiarazione di De Sica ha riacceso il dibattito su come l’Italia e l’Europa dovrebbero affrontare tali questioni.

Il messaggio di Travaglio e il supporto di De Sica sembrano riflettere un crescente scetticismo nei confronti della militarizzazione e delle politiche di difesa. Con la guerra in Ucraina che continua a dominare le notizie, le discussioni su come gestire la sicurezza nazionale e le relazioni internazionali sono più attuali che mai.

In un momento in cui molti paesi stanno aumentando le spese militari, le parole di Travaglio e De Sica offrono una prospettiva alternativa, invitando a riflettere su quali siano le vere necessità di sicurezza e stabilità. La loro comunicazione potrebbe essere vista come un tentativo di ri-orientare il dibattito pubblico verso una maggiore consapevolezza delle implicazioni di una corsa agli armamenti.

Inoltre, la reazione del pubblico a questa “strana coppia” di commentatori offre uno spaccato delle opinioni divergenti che caratterizzano il panorama politico e sociale italiano. Mentre alcuni vedono la posizione di De Sica come un atto di coraggio, altri la interpretano come un allineamento a posizioni che potrebbero rivelarsi controproducenti per il paese.



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