Nel febbraio 2009, Charla Nash fu brutalmente aggredita da Travis, uno scimpanzé domestico, rimanendo in fin di vita e bisognosa di un trapianto completo di volto.
Il 16 febbraio 2009, Charla Nash si recò a casa della sua storica amica Sandra Herold, come aveva fatto molte altre volte in passato. Purtroppo, quella visita si rivelò tutt’altro che ordinaria.
Sandra e suo marito Jerome Herold avevano adottato Travis quando era ancora cucciolo, appena tre giorni dopo la nascita. Cresciuto in ambiente domestico e considerato da molti un membro affettuoso della comunità, negli anni Travis aveva però manifestato comportamenti sempre più imprevedibili.
Quel tragico giorno, Travis – che era in grado di vestirsi da solo, svolgere faccende domestiche e tenere compagnia a Sandra dopo la morte del marito – si scagliò con violenza su Charla Nash, lasciandola permanentemente sfigurata.
L’amicizia tra Charla Nash e Sandra Herold
Negli anni precedenti, Sandra Herold aveva affrontato due gravissimi lutti. Nel settembre 2000, la figlia Suzan morì in un incidente stradale, lasciando illesa la propria bambina. Quel dolore irreparabile trascinò Sandra in una profonda depressione e compromisse il rapporto con i nipoti.
Nel 2005, perse anche il marito Jerry a causa di un cancro allo stomaco. La sua morte colpì profondamente sia Sandra che Travis, che aveva un legame speciale con l’uomo. “Siamo entrambi persi senza di lui”, scrisse Sandra in una lettera a un santuario per scimpanzé, aggiungendo: “Travis aspetta ancora Jerry all’ora di cena, quando bevevano insieme un bicchiere di vino.”
In quel periodo, Sandra viveva isolata con Travis. La solitudine e le difficoltà avevano allontanato lei e Charla per un po’, ma si riavvicinarono dopo la morte di Jerry. Sandra offrì a Nash e a sua figlia un appartamento gratuito e un lavoro come addetta alla contabilità e al centralino del servizio di soccorso stradale.
Charla, che in passato aveva vissuto in un rifugio per senzatetto, si occupava anche del giardino e teneva d’occhio Travis, ormai obeso e inattivo, abituato a passare le giornate davanti alla TV o al computer.
L’aggressione feroce di Travis
Nel fine settimana prima dell’attacco, Sandra e Charla avevano trascorso una giornata al casinò Mohegan Sun. Herold portò l’amica anche al salone di bellezza, scherzando sul fatto che potevano incontrare “due scapoli interessanti”.
Il 16 febbraio, al ritorno a casa, trovarono Travis in uno stato di agitazione. Mentre Sandra puliva, lo scimpanzé rubò le chiavi dalla cucina, aprì la porta e uscì in giardino. Non mostrava interesse per nulla e Sandra gli somministrò del Xanax nel tè, nel tentativo di calmarlo.
Le versioni divergono: secondo Nash, fu Sandra a chiederle aiuto per far rientrare Travis. Per Sandra, invece, Nash si offrì spontaneamente. In ogni caso, Charla arrivò verso le 15:40. Travis era nel cortile. Nash cercò di attirarlo con il suo giocattolo preferito, un Tickle-Me Elmo.
In quel momento, Travis perse il controllo. Si lanciò su Charla, la scaraventò contro l’auto e la gettò a terra, iniziando a divorarla. Sandra, disperata, lo colpì con una pala e poi con un coltello da cucina, senza riuscire a fermarlo. Travis si alzò, la guardò in faccia, e continuò l’aggressione.
Herold chiamò il 911 in preda al panico: “Sta uccidendo la mia amica! L’ha fatta a pezzi! Presto, vi prego!”
Quasi incomprensibile dalla paura, disse all’operatore: “Le ha strappato la faccia… La sta mangiando!”
La lunga riabilitazione di Charla Nash
Quando la polizia arrivò, trovò Travis coperto di sangue. Un agente gli sparò più volte. Lo scimpanzé, ferito, fuggì in casa, lasciando una scia di sangue fino alla sua stanza, dove morì stringendo il suo letto.
Nel cortile, restavano brandelli del corpo di Nash: carne, dita, e quasi metà del suo sangue. Travis le aveva strappato palpebre, naso, mascella, labbra e gran parte del cuoio capelluto.
Un poliziotto si avvicinò al corpo ormai esanime. Ma Nash, incredibilmente, allungò la mano e lo toccò. Era ancora viva.
Tre giorni dopo, in condizioni critiche, fu trasferita alla Cleveland Clinic, dove restò per 15 mesi sottoposta a trattamenti intensivi.
Nove mesi dopo l’attacco, nel giorno del suo 56º compleanno, Charla Nash mostrò per la prima volta il suo volto in diretta durante il programma di Oprah Winfrey, in uno dei momenti più toccanti mai visti in televisione.
Da allora, ha subito numerosi interventi, incluso un trapianto facciale. “Non mi sono mai arresa,” disse a Oprah. “Ma vivere così è molto difficile… Non è vivere, è mezzo vivere.”
Forse, la nota più sorprendente è che Nash non ricorda nulla dell’attacco. “Mi hanno detto che potrebbe riaffiorare col tempo, con incubi o flashback,” spiegò in un’intervista a TODAY. “In quel caso cercherò aiuto psicologico, ma finora – per fortuna – non ho ricordi.”
Oggi, Charla Nash ha oltre 60 anni, è cieca, e trascorre le giornate ascoltando audiolibri e musica. Anche se non ha perso la vita, la donna che era un tempo non esiste più: indossa un volto che non è il suo.
Eppure, affronta il futuro con forza e ottimismo, sperando che i suoi interventi possano aiutare anche i soldati vittime di gravi mutilazioni. “Non pensate al passato e a ciò che è accaduto,” è il suo messaggio. “Pensate a chi volete diventare. Non arrendetevi mai.”
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