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Covid, parla Pregliasco: “Ondata di contagi possibile, le varianti possono scatenare nuovi picchi”



Il virus Covid-19, nonostante il calo della sua gravità rispetto agli anni iniziali della pandemia, continua a rappresentare una minaccia per la salute pubblica in Italia. Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, docente presso l’Università Statale di Milano, la situazione attuale è caratterizzata dalla diffusione della nuova variante Stratus, appartenente alla famiglia Omicron. Questa variante, pur essendo meno severa rispetto ai ceppi iniziali, può causare quadri clinici gravi in alcuni casi.



Pregliasco spiega che il Covid segue un andamento consolidato, caratterizzato da ondate di infezioni che non dipendono dalla stagionalità tipica delle altre malattie respiratorie. Queste ondate sono strettamente legate alla comparsa e alla circolazione di nuove varianti virali. Sebbene l’impatto sul sistema sanitario sia diminuito rispetto al passato, il virus continua a causare decessi: “Dalle 5 alle 10 persone a settimana, in Italia, muoiono con il Covid”, afferma Pregliasco.

La nuova variante Stratus si distingue per la sua capacità di sfuggire al ricordo immunitario del nostro organismo. A differenza di malattie come il morbillo, che colpiscono una sola volta nella vita chi non è vaccinato, i virus del Covid mostrano una notevole capacità di mutazione, rendendo le nostre difese immunitarie meno efficaci contro le nuove varianti.

Secondo gli esperti, il cambiamento del virus si accompagna a un’evoluzione del nostro sistema immunitario. “Il virus cambia, ma anche noi siamo cambiati”, sottolinea Pregliasco, evidenziando che la maggior parte della popolazione ha ormai sviluppato una storia immunitaria attraverso infezioni pregresse o vaccinazioni. Tuttavia, questa protezione non è sufficiente a garantire l’immunità contro le nuove varianti, rendendo possibile l’insorgenza di nuove ondate di infezione.

La circolazione di queste varianti ha avuto un impatto significativo in diversi paesi durante l’estate, con un aumento dei ricoveri ospedalieri. In particolare, le persone anziane e i soggetti vulnerabili sono maggiormente esposti ai rischi del virus. Nonostante ciò, gli indicatori attuali mostrano che i ricoveri e i decessi complessivi legati al Covid sono inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Per affrontare questa situazione con consapevolezza, la vaccinazione continua a essere lo strumento principale per prevenire forme gravi della malattia. Pregliasco sottolinea l’importanza dei richiami vaccinali mirati per le fasce più fragili della popolazione. Inoltre, comportamenti responsabili come l’uso delle mascherine negli ambienti chiusi o affollati e il rispetto delle norme igieniche rimangono fondamentali per limitare la diffusione del virus.

Il virologo invita alla prudenza e alla vigilanza: “Siamo in una fase legata alla circolazione della nuova variante Stratus, uno degli ultimi virus della famiglia Omicron, meno severa rispetto ai primi virus, ma che in alcuni casi può portare a quadri gravi”. Questo richiamo alla responsabilità è particolarmente importante in un contesto in cui il Covid non mostra segni di scomparsa definitiva.

La pandemia ha insegnato molte lezioni sulla gestione delle emergenze sanitarie e sulla necessità di adattarsi a un virus in continua evoluzione. Oggi, grazie all’esperienza accumulata e alle campagne vaccinali, siamo meglio preparati ad affrontare le sfide poste dal Covid-19. Tuttavia, la comparsa di nuove varianti ci ricorda che il virus rimane una realtà con cui convivere.



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