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Crosetto schiera la fregata Fasan dopo l’attacco alla Flotilla: obiettivo, difendere gli italiani



Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha rilasciato dichiarazioni in merito all’attacco subito dalla Global Sumud Flotilla, un convoglio diretto verso Gaza con l’intento di consegnare aiuti umanitari. L’attacco, avvenuto nelle scorse ore, è stato condotto tramite l’uso di droni da parte di autori al momento non identificati. Crosetto ha espresso la sua ferma condanna per l’episodio, sottolineando l’importanza di proteggere anche le forme di protesta pacifiche. “In democrazia anche le manifestazioni e le forme di protesta devono essere tutelate quando si svolgono nel rispetto delle norme del diritto internazionale e senza ricorso alla violenza”, ha affermato il ministro.



In risposta all’incidente, Crosetto ha annunciato un intervento operativo per garantire la sicurezza dei cittadini italiani a bordo della Flotilla. “Per garantire assistenza ai cittadini italiani presenti sulla ‘Flotilla’, questa notte alle 03:50, pur essendo in Estonia, dopo un confronto con il Capo di Stato Maggiore della Difesa, dopo aver condotto una valutazione (veloce e sommaria) dell’accaduto, mi sono sentito con il Presidente del Consiglio ed ho autorizzato l‘intervento immediato della fregata multiruolo Fasan della Marina Militare”, ha dichiarato il ministro. La fregata, che si trovava in navigazione a Nord di Creta, è stata quindi diretta verso l’area per eventuali attività di soccorso.

Crosetto ha inoltre informato le autorità competenti riguardo alla decisione presa. “Di questa decisione”, ha aggiunto, “sono stati informati l’Addetto militare israeliano in Italia, il nostro Ambasciatore e l’Addetto militare a Tel Aviv e l’Unità di Crisi della Farnesina“. Questo intervento è parte dell’operazione Mare Sicuro, volta a garantire la sicurezza delle navi e delle persone nel Mediterraneo.

L’attacco alla Global Sumud Flotilla ha suscitato preoccupazione non solo tra i membri dell’equipaggio, ma anche tra le autorità italiane e internazionali. La Flotilla, composta da diverse imbarcazioni, è stata organizzata con l’obiettivo di portare aiuti umanitari a Gaza, una regione che sta affrontando una grave crisi umanitaria. Il convoglio ha attirato l’attenzione mediatica e il supporto di varie organizzazioni non governative, che hanno sottolineato l’importanza di garantire l’accesso agli aiuti per le popolazioni in difficoltà.

Le circostanze dell’attacco rimangono poco chiare, e le autorità stanno indagando per identificare gli autori dell’azione aggressiva. La situazione geopolitica nella regione è complessa, e gli atti di violenza contro convogli umanitari sollevano interrogativi sulla sicurezza delle operazioni di soccorso. Crosetto ha ribadito che tali attacchi non possono essere tollerati e ha fatto appello alla comunità internazionale affinché si impegni per garantire la sicurezza delle missioni umanitarie.

Il coinvolgimento della Marina Militare italiana in questo contesto evidenzia l’impegno del governo nel proteggere i propri cittadini all’estero e nel sostenere le iniziative umanitarie. La fregata Fasan, con le sue capacità operative, rappresenta un importante strumento di intervento in situazioni di emergenza. Il suo invio nella zona dell’attacco è un chiaro segnale della determinazione italiana a garantire la sicurezza dei propri cittadini e a sostenere le operazioni di aiuto.

Oltre alla risposta immediata, il governo italiano sta monitorando attentamente la situazione a Gaza e le conseguenze dell’attacco sulla Flotilla. Le autorità hanno espresso la loro preoccupazione per la sicurezza dei cittadini italiani coinvolti e stanno valutando ulteriori misure per garantire la loro protezione.

La comunità internazionale sta seguendo con attenzione gli sviluppi di questa situazione. L’attacco alla Global Sumud Flotilla potrebbe avere ripercussioni più ampie, influenzando le relazioni tra i vari attori coinvolti nel conflitto e nel contesto umanitario. La speranza è che si possa trovare una soluzione pacifica alla crisi e che le missioni umanitarie possano proseguire senza ulteriori incidenti.



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