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Dan Peterson su Hulk Hogan: “Inspiegabile, aveva qualcosa di magico. Proprio come Maradona”



Dan Peterson, celebre ex coach di basket e voce storica delle telecronache italiane di wrestling negli anni Ottanta e Novanta, ha rievocato il mito di Hulk Hogan con parole di profonda ammirazione. Raccontando momenti iconici come il celebre “body slam” ai danni di André the Giant durante WrestleMania III, Peterson ha sottolineato:



“Non si può spiegare. Come tutte quelli che hanno qualcosa di magico oltre a un grande talento.”

“Maradona si può spiegare? Ecco… Hulk era come lui.” 

Secondo Peterson, Hulk Hogan non era semplicemente un wrestler ma una presenza emblematica nel panorama dell’intrattenimento: costruiva spettacolo, attirava folle e trasformava ogni mossa in un evento memorabile. L’ex coach ha affermato che le sue telecronache contribuirono a spogliare il wrestling della sua artificiosità, rendendo ogni incontro appassionante per il pubblico italiano  .

La mossa simbolo di quella narrazione fu il sollevamento di André, atleta di oltre 200 chili: un momento che, secondo Peterson, fece respirare aria di leggenda sul ring e tuttora risuona nell’immaginario collettivo degli appassionati  .

Peterson ha spiegato che l’impatto di Hogan in Italia fu amplificato dal carisma delle sue telecronache: tempi epici, esclamazioni appassionate e un tono teatrale in grado di trasformare ciò che era noto per essere finto in un’esperienza reale. Questo approccio contribuì a rendere Hogan una vera e propria icona della cosiddetta Golden Age del wrestling in assoluto  .

In conclusione, Dan Peterson ha voluto ribadire che Hulk Hogan fu più di un atleta: fu un fenomeno di spettacolo, in grado di incarnare un’idea di eroismo puro che andava ben oltre la semplice contesa fisica. La sua eredità, secondo il commentatore, è paragonabile a quella di Maradona: un mix di carisma, talento e una presenza magnetica capace di restare viva nel ricordo di più generazioni.



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