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Davide Lacerenza torna libero e brinda al ristorante, Stefania Nobile annuncia l’inizio di una nuova vita



Dopo oltre sei mesi di arresti domiciliari, Davide Lacerenza, noto imprenditore e titolare della Gintoneria di Milano, ha riacquistato la libertà. L’uomo era stato posto ai domiciliari il 4 marzo a seguito di un’inchiesta condotta dalla pm Francesca Crupi e dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano. Le indagini avrebbero rivelato un presunto giro di prostituzione e traffico di droga all’interno del suo locale situato in via Napo Torriani e nel privé La Malmaison. Secondo quanto emerso, ai clienti più facoltosi sarebbero stati offerti pacchetti “all inclusive”, comprendenti escort, champagne di lusso e cocaina, con spese che potevano arrivare fino a 70.000 euro a serata.



L’ex compagna e socia d’affari di Lacerenza, Stefania Nobile, già tornata libera a inizio luglio, ha commentato la sua liberazione con entusiasmo, dichiarando: “Sono rinata, felice, oggi torno finalmente alla vita” in un video sui social, indossando un cappellino con il marchio di Lacerenza.

Il 60enne è stato arrestato con accuse di autoriciclaggio, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, oltre a detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo la sua uscita dalla residenza in Stazione Centrale, la prima tappa di Lacerenza è stata un incontro con Wanna Marchi, madre di Stefania e figura di riferimento per lui. Successivamente, si è recato in un ristorante di lusso nei pressi dell’Arco della Pace, noto per le sue carni pregiate, come il Kobe e il Wagyu. Le prime immagini diffuse mostrano un Lacerenza visibilmente cambiato, con una perdita di peso di 22 chili. La figlia di Stefania Nobile ha commentato: “Libero, disintossicato”.

Durante i suoi arresti domiciliari, Lacerenza aveva ottenuto il permesso di intraprendere un percorso di disintossicazione dalla cocaina presso il Sert. In un’intervista, aveva rivelato di essere arrivato a consumare oltre 2 grammi di cocaina al giorno. La decisione di affrontare il problema era stata presa dopo un episodio preoccupante, avvenuto il 1° aprile, quando era stato trasportato d’urgenza al Policlinico di Milano per un sospetto ictus, successivamente classificato come un “problema di tipo neurologico”. La sua fidanzata, Clotilde Conca Bonizzoni, ha descritto il cambiamento: “Lo spavento gli è servito per condurre una vita sana. Cocaina zero, alcol zero. Non beve più, non fa più uso di niente”.

Stefania Nobile, che ha sempre cercato di allontanare Lacerenza dai suoi eccessi, ha espresso gratitudine verso la magistratura, affermando: “Amando tanto Davide, il fatto che lui sia vivo e salvo per me è avere vinto”. Le indagini hanno rivelato che Nobile aveva persino contattato l’avvocato Liborio Cataliotti per chiedere un trattamento sanitario obbligatorio per Lacerenza, per aiutarlo a disintossicarsi. Per questo motivo, non le sono stati contestati reati legati allo spaccio di droga.

Attualmente, resta da attendere la decisione di un giudice riguardo alla richiesta di patteggiamento presentata da Lacerenza e da altri patron della Gintoneria attraverso l’avvocato Cataliotti. La pena proposta è di 4 anni e 8 mesi per Lacerenza e 3 anni per Stefania Nobile, oltre a un risarcimento che potrebbe ammontare a centinaia di migliaia di euro, derivante dalla vendita delle pregiate bottiglie di champagne e alcolici sequestrati durante le indagini.

Nel frattempo, Stefania Nobile ha promesso ai suoi sostenitori: “Ora non posso, ma presto vi racconterò tantissime cose”. La sua dichiarazione ha suscitato curiosità e attesa, mentre la storia di Lacerenza continua a tenere banco nell’opinione pubblica, tra scandali e rivelazioni.



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