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“Dimissioni con effetto immediato”: terremoto nei Cinque Stelle, Chiara Appendino lascia e la base si ribella a Conte



Chiara Appendino ha ufficialmente rassegnato le dimissioni da vicepresidente del Movimento 5 Stelle. La decisione è stata comunicata durante la riunione del Consiglio nazionale, che si sta svolgendo in queste ore. Questa mossa era attesa da alcuni giorni e aveva già trovato eco nelle discussioni del gruppo parlamentare pentastellato, in particolare durante l’assemblea congiunta di martedì scorso.



Nel suo intervento, Appendino ha espresso le sue preoccupazioni riguardo alla direzione politica del Movimento, sottolineando le critiche che aveva già avanzato in precedenza. La sua decisione segna una svolta significativa all’interno del partito, che sta affrontando un periodo di riflessione e riorganizzazione interna.

Durante il Consiglio nazionale, che è iniziato alle 10 di questa mattina, Appendino ha ribadito la necessità di un cambiamento all’interno del Movimento. Le sue dimissioni, infatti, non si limitano a un gesto simbolico, ma rappresentano anche una presa di posizione rispetto alla situazione attuale del M5S. La deputata piemontese ha fatto riferimento a una serie di criticità che, a suo avviso, devono essere affrontate per garantire un futuro solido al partito.

In risposta a questa situazione, il leader del Movimento, Giuseppe Conte, ha già pianificato una votazione per il suo secondo mandato come presidente del M5S, prevista per il prossimo weekend. Conte è l’unico candidato in corsa per la rielezione, e la sua riconferma appare scontata. Tuttavia, questa votazione ha un significato politico importante: consente di azzerare gli attuali organi dirigenziali, lasciando aperta la questione della posizione vacante lasciata da Appendino solo per una settimana.

Le dimissioni di Appendino arrivano in un momento delicato per il Movimento, che ha visto una serie di cambiamenti e sfide interne negli ultimi mesi. La sua figura, che ha ricoperto ruoli di rilievo all’interno del partito, rappresentava una parte significativa della leadership pentastellata. Con la sua uscita, si pone ora la questione di chi potrà occupare il suo posto e come questo influenzerà le dinamiche interne del M5S.

La situazione attuale del Movimento 5 Stelle è complessa e richiede un’attenta analisi. Appendino, ex sindaca di Torino, ha dimostrato di avere un forte seguito, e le sue dimissioni potrebbero influenzare le percezioni pubbliche e interne riguardo al futuro del partito. Le sue critiche, espresse in un contesto di assemblea, evidenziano le tensioni esistenti e le differenze di opinione all’interno del Movimento.

L’assemblea di oggi, quindi, non è solo un momento di formalizzazione di dimissioni, ma rappresenta anche un’opportunità di riflessione per il M5S. Con la rielezione di Conte all’orizzonte, i membri del partito dovranno affrontare le questioni sollevate da Appendino e considerare come procedere per garantire un futuro coeso e produttivo.



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