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Divieto di avvicinamento per Alessandro Basciano a Sophie Codegoni: scatta l’obbligo del braccialetto elettronico



La Corte di Cassazione ha confermato oggi, mercoledì 30 aprile, il divieto di avvicinamento per Alessandro Basciano nei confronti della sua ex compagna, Sophie Codegoni. Il provvedimento era stato precedentemente stabilito dal Tribunale del Riesame di Milano il 28 febbraio. Basciano, 35 anni, è obbligato a mantenere una distanza minima di 500 metri da Codegoni e a indossare dispositivi di controllo a distanza, come il braccialetto elettronico. In caso di mancato rispetto di questa disposizione, per motivi tecnici o per rifiuto, saranno applicati gli arresti domiciliari.



L’accusa che grava su Basciano è quella di stalking. Lo scorso novembre, era stato arrestato con l’accusa di atti persecutori nei confronti della sua ex fidanzata, con cui aveva intrecciato una relazione nella casa del Grande Fratello. Tuttavia, era stato rilasciato poche ore dopo l’arresto. Codegoni ha descritto la loro relazione come un incubo durato un anno e mezzo, durante il quale avrebbe subito minacce e insulti. In un’intervista al Corriere della Sera, ha espresso il suo timore: “Ho paura, ogni volta che esco ci sono bodyguard con me.” Ha raccontato che Basciano mostrava un atteggiamento amorevole solo quando lei gli era vicina, ma cambiava radicalmente quando si allontanava. Ha concluso: “Vivevo nella paura e sotto il suo controllo. C’erano persone che mi spiavano dallo spioncino dalla porta di casa in piena notte, gente che mi aspettava fuori dal ristorante, episodi accompagnati da chiamate e messaggi bruttissimi da parte sua che sapeva sempre con chi fossi e dove fossi.”

La decisione della Corte di Cassazione segna un passo significativo nella tutela delle vittime di stalking. La misura cautelare imposta a Basciano è un chiaro indicatore della gravità delle accuse mosse contro di lui. L’uso del braccialetto elettronico rappresenta un mezzo efficace per garantire la sicurezza di Codegoni, permettendo alle autorità di monitorare i movimenti dell’accusato e prevenire ulteriori episodi di persecuzione.

La vicenda ha attirato l’attenzione dei media, sottolineando l’importanza di affrontare seriamente le denunce di stalking e violenza psicologica. Gli esperti legali sottolineano che il caso di Basciano potrebbe fungere da precedente per future sentenze in casi simili, evidenziando la necessità di misure restrittive efficaci per proteggere le vittime.

Nel contesto legale italiano, il reato di stalking è definito come una serie di comportamenti ripetuti e molesti che causano ansia o paura nella vittima. Le autorità hanno adottato misure sempre più severe per combattere questo tipo di reati, riconoscendo l’impatto devastante che possono avere sulla vita delle persone coinvolte.

La storia di Sophie Codegoni è solo una delle tante che evidenziano la necessità di una maggiore consapevolezza e azione contro la violenza psicologica e lo stalking. Le vittime devono sentirsi supportate nel denunciare tali comportamenti e avere fiducia nel sistema giudiziario per ottenere giustizia.



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