Una scena insolita e pericolosa si è verificata nella serata di mercoledì 19 agosto lungo l’autostrada A7, in direzione Milano, dove una donna di 40 anni, di origine polacca, ha attirato l’attenzione degli agenti della polizia stradale della sezione di Sampierdarena. La donna, visibilmente alterata, è stata trovata a ballare accanto a un’auto parcheggiata in un tratto curvilineo della carreggiata, mettendo a rischio la propria sicurezza e quella degli altri automobilisti.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti, la protagonista dell’episodio aveva avuto un acceso litigio con il fidanzato poco prima di decidere di fermarsi sull’autostrada. In preda all’alterazione alcolica, aveva abbandonato la vettura iniziando a danzare sul ciglio della strada. Gli agenti, durante il pattugliamento, hanno notato la scena e sono intervenuti immediatamente per mettere in sicurezza la donna e evitare ulteriori rischi.
Una volta avvicinata dagli agenti, la donna ha mostrato segni evidenti di alterazione. Il test dell’etilometro ha confermato che il livello di alcol nel sangue superava di gran lunga i limiti consentiti dalla legge. Tuttavia, quando gli ufficiali hanno cercato di gestire la situazione, la donna ha reagito in modo aggressivo, tentando di colpirli. A quel punto, è stato richiesto l’intervento dei sanitari del 118 per fornire assistenza.
All’arrivo del personale medico, la situazione è ulteriormente degenerata. La donna ha preso a calci uno dei medici intervenuti per aiutarla, aggravando il già complesso intervento delle autorità. L’aggressione al personale sanitario ha attivato le disposizioni previste dalle recenti normative contro la violenza ai danni degli operatori sanitari, portando all’arresto immediato della donna.
Il decreto-legge approvato a settembre scorso ha introdotto misure più severe per contrastare gli episodi di violenza nei confronti di medici e infermieri. La normativa prevede l’arresto obbligatorio in flagranza per chi aggredisce il personale sanitario, con pene che possono arrivare fino a cinque anni di reclusione e multe fino a 10mila euro. Inoltre, il provvedimento mira anche a punire chi danneggia le strutture sanitarie.
L’arresto della donna è stato convalidato nella mattinata di giovedì 20 agosto. Gli agenti della polizia stradale hanno sottolineato l’importanza di intervenire tempestivamente in situazioni di potenziale pericolo come quella verificatasi sull’autostrada A7. La vicenda ha messo in evidenza non solo i rischi derivanti dall’abuso di alcol alla guida, ma anche le difficoltà che il personale sanitario e le forze dell’ordine affrontano quotidianamente nel gestire casi di alterazione comportamentale.
L’episodio si aggiunge a una serie di casi che hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza degli operatori sanitari e alla necessità di misure preventive più efficaci. “Le modifiche al codice penale introdotte dal decreto-legge sono un passo importante per disincentivare comportamenti violenti e garantire maggiore tutela ai professionisti del settore”, hanno dichiarato fonti vicine alle autorità.
La dinamica dell’accaduto ha anche riacceso il dibattito sull’importanza della sensibilizzazione contro l’abuso di alcol e sulle conseguenze legali che derivano da comportamenti irresponsabili. La donna arrestata dovrà ora rispondere delle accuse mosse nei suoi confronti, che includono resistenza a pubblico ufficiale e aggressione a personale sanitario.
Nel frattempo, le autorità continuano a monitorare con attenzione i tratti autostradali più critici per prevenire situazioni simili e garantire la sicurezza degli automobilisti. Il caso ha evidenziato ancora una volta l’importanza del lavoro congiunto tra forze dell’ordine e operatori sanitari nel gestire emergenze complesse e imprevedibili.



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