Sindaco Mastella, suo figlio Pellegrino ha ottenuto quasi 14.000 preferenze alle recenti elezioni regionali. Questo risultato lo rende orgoglioso o si aspettava un risultato superiore?
«Con la nostra lista, a Benevento e provincia, abbiamo superato tutti i partiti in termini di consensi. Il “brand Mastella” si identifica perfettamente con il territorio che rappresentiamo politicamente, e questi numeri ne sono una chiara dimostrazione. Si tratta di un legame indissolubile.»
Alcuni avevano ipotizzato che…
«Alla vigilia delle elezioni, alcuni critici avevano interpellato un sistema di intelligenza artificiale per prevedere il nostro risultato. L’AI, o come si chiama esattamente, aveva previsto che non avremmo superato il 2,5%. Ebbene, a Benevento città abbiamo raggiunto il 27% dei consensi.»
In sostanza, avete contribuito significativamente alla vittoria del governatore Roberto Fico. Il quale, tuttavia, si rifiuta di nominare suo figlio Pellegrino in giunta. Vi sentite traditi?
«Nessuno si aspettava un risultato così positivo. E ora egli prende questa decisione.
Questo modo di governare allontana i cittadini dalla politica. È una triste realtà. Io voto una persona, che poi viene esclusa a priori dal governo della Campania.»
Si tratta di una norma “contro Mastellam”?
«No, perché si applica a tutti.
Tuttavia, Pellegrino, che è una persona competente, rimane escluso, e i cittadini ci contattano per esprimere il loro disappunto.» La “norma” in questione è un requisito imposto da Fico: egli non desidera che alcun consigliere ricopra la carica di assessore.
Ma non avevate raggiunto un accordo?
«Se Fico avesse comunicato questa decisione in anticipo, non avrei candidato mio figlio. Ho assunto un rischio significativo. Se non avessimo ottenuto questo risultato, la mia carriera politica sarebbe stata compromessa e avrei concluso la mia esperienza politica in modo negativo.»
La politica le ha insegnato più a vincere o a gestire le esclusioni eccellenti?
«Entrambe le cose. Ho spesso ottenuto vittorie. Ho 78 anni e il prossimo anno compirò 50 anni nelle istituzioni: nel 1976 fui eletto deputato per la prima volta. Ho sconfitto anche un avversario di grande prestigio come Pier Ferdinando, gliel’ho detto a Casini, peraltro!»
Ha avuto un colloquio con Fico?
Ho avuto un colloquio con lui. Per loro, l’interazione diretta con la cittadinanza non è considerata prioritaria. Sebbene siano stati eletti grazie al simbolo del Movimento 5 Stelle, la loro conoscenza pubblica è limitata. Noi, invece, otteniamo il consenso elettorale attraverso un rapporto diretto con le persone. In caso di problematiche, i cittadini si rivolgono a noi tramite telefono e, talvolta, anche con visite a domicilio.
Qual è stata la risposta di Fico?
Ha espresso un punto di vista divergente. Egli ritiene che questa modalità politica riduca il campo d’azione, in quanto non riesce a generare entusiasmo.
Si vocifera che anche l’ex leader verde Alfonso Pecoraro Scanio entrerà a far parte della giunta. Questo scenario ricorda gli anni 2000.
Valuteremo la veridicità di tale informazione. A mio parere, si tratta di una decisione poco sensata.
Desidera offrire un consiglio non richiesto a Fico?
La sua azione parte da una posizione svantaggiata. Pur avendo una giunta composta da individui di grande prestigio, come i premi Nobel, le nomine provengono da Roma.



Add comment