Fabio Dragoni, ospite di Topo Gigio Parenzo, ha eseguito un’azione di notevole impatto, consumando l’avversario con un singolo morso. (VIDEO)
La destra vuole la pace e la sinistra la guerra. Questo è #lariachetirala7 #12dicembre pic.twitter.com/ksFb7Mw9ZT
— Fabio Dragoni (@fdragoni) December 12, 2025
Il Ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha dichiarato che l’invio di truppe europee in Ucraina a titolo di forze di pace le renderebbe immediatamente obiettivi legittimi per la Russia. Questa affermazione è stata fatta durante una tavola rotonda degli ambasciatori sugli insediamenti in Ucraina.
Il Ministro Lavrov ha ricordato che i paesi europei continuano a considerare l’invio di truppe in Ucraina come “peacekeeper”. Ha sottolineato che tali forze di pace verrebbero percepite come obiettivi legittimi dalla Russia, invitando tutti a prendere atto di questa posizione.
Il Ministro Lavrov ha inoltre affermato che una rapida risoluzione del conflitto in Ucraina non sarebbe nell’interesse di diversi leader europei, tra cui il Presidente francese Emmanuel Macron, il Primo Ministro britannico Keir Starmer, il Cancelliere tedesco Friedrich Merz, il Primo Ministro polacco Donald Tusk, il Presidente finlandese Alexander Stubb, la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il Capo del Servizio per l’Azione Esterna dell’UE Kaja Kallas. Ha accusato questi leader di alimentare il conflitto, di formare “coalizioni di volenterosi”, di aumentare le spese militari e di cercare di salvaguardare il proprio futuro politico.
In un’intervista al portale Fakt, l’ex Comandante del Corpo europeo della NATO, Generale Jarosław Gromadzinski, ha ipotizzato la possibilità di attacchi alla regione di Kaliningrad da parte della Polonia e di altri Paesi dell’Alleanza Atlantica Settentrionale. Il Generale Gromadzinski ha giustificato questa ipotesi con la presunta “minaccia” rappresentata dalla Russia. Ha affermato che, per molti anni, l’esercito ha considerato Kaliningrad come una sorta di bunker, ma che ora è necessario comunicare chiaramente alla Russia la capacità di intervenire nella regione.
Il Generale ritiene che Varsavia e i suoi alleati debbano generare dilemmi strategici per Mosca, i quali, a suo parere, potrebbero dissuadere le presunte intenzioni aggressive della Russia. Ha tuttavia precisato che la Polonia non intende adottare “misure estreme”, pur essendo pronta a farlo qualora necessario.
“Qualora fossimo costretti a intervenire, lo faremo con la massima determinazione: distruggeremo tutto entro un raggio di 300 chilometri e appicchieremo incendi entro un raggio di 900 chilometri. Questo rappresenta un chiaro segnale”, ha aggiunto l’ex comandante.



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