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Dramma familiare: padre e figlio contro il nuovo compagno della madre, mistero sul movente e sospetti di premeditazione



Un episodio violento ha scosso la comunità di Corsico, nell’hinterland sud-ovest di Milano, nella serata di domenica 1 giugno. Un uomo di 35 anni è stato gravemente ferito con due coltellate durante una lite scoppiata sotto casa poco dopo le 22:00. I presunti aggressori, un padre e suo figlio di 19 anni, sono stati arrestati poco dopo l’accaduto.



Le indagini preliminari hanno ricostruito che la discussione, degenerata in violenza, sarebbe nata da un forte dissenso nei confronti della relazione tra la vittima e la madre del giovane. Secondo quanto riferito dal 19enne ai carabinieri, il motivo del risentimento sarebbe legato al fatto che il compagno della madre la “stava portando sulla brutta strada”, un riferimento a un presunto coinvolgimento con sostanze stupefacenti.

Dopo l’aggressione, i due sospettati si sono dati alla fuga. Tuttavia, grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, sono stati rintracciati e fermati in due luoghi distinti: il giovane si trovava nell’abitazione della nonna materna, mentre il padre è stato rintracciato nella casa della sua nuova compagna a Cernusco sul Naviglio. Entrambi sono stati poi trasferiti al carcere di San Vittore.

Nel frattempo, la vittima è stata soccorsa da un’ambulanza che l’ha trasportata in codice rosso all’ospedale Humanitas di Rozzano. All’arrivo, le sue condizioni erano state definite critiche dai medici, ma un intervento chirurgico d’urgenza nella notte ha migliorato la situazione. Al momento, l’uomo si trova ricoverato in rianimazione ma sarebbe fuori pericolo.

Le accuse mosse contro i due uomini sono di tentato omicidio in concorso. Tuttavia, gli inquirenti stanno valutando se ci siano elementi sufficienti per ipotizzare anche la premeditazione. Infatti, nonostante l’aggressione sia avvenuta in strada, padre e figlio erano in possesso di un coltello da cucina, il che potrebbe far pensare a una pianificazione dell’attacco. Se questa ipotesi dovesse essere confermata, l’aggravante della premeditazione potrebbe aggiungersi alle accuse già formulate.

Durante le perquisizioni effettuate nell’appartamento della madre del giovane, i carabinieri hanno trovato una piccola quantità di cocaina. Questo ritrovamento ha portato a una denuncia a piede libero per la donna. Tuttavia, l’arma utilizzata nell’aggressione non è stata ancora rinvenuta e le ricerche da parte delle forze dell’ordine sono tuttora in corso.

L’episodio ha sollevato molte domande tra gli investigatori, soprattutto riguardo alla dinamica dei fatti e ai motivi che hanno portato a un’escalation così violenta. La presenza del coltello e il contesto familiare complicato potrebbero essere elementi chiave per comprendere meglio le motivazioni dietro l’aggressione.

Il caso resta aperto e le indagini proseguono per chiarire ogni aspetto della vicenda.



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