L’aeroporto di Aalborg, situato nella regione dello Jutland, ha interrotto tutte le operazioni di volo nella serata di oggi in seguito all’avvistamento di droni nel suo spazio aereo. La notizia è stata confermata da un portavoce dell’aeroporto, Martin Svendsen, che ha spiegato la situazione senza fornire dettagli sul numero di droni coinvolti.
“È corretto affermare che lo spazio aereo è stato chiuso perché sono stati osservati dei droni. Posso confermare che la polizia è presente,” ha dichiarato Svendsen, sottolineando che le autorità competenti stanno investigando sull’accaduto.
L’incidente ha causato il dirottamento di quattro voli, tra cui due della compagnia SAS, uno della Norwegian e uno della KLM. Nello specifico, due voli nazionali sono stati indirizzati verso l’aeroporto di Copenaghen, mentre un volo proveniente da Amsterdam è stato deviato verso l’aeroporto di Billund. La situazione ha bloccato temporaneamente sia i voli in arrivo che quelli in partenza, generando disagi per i passeggeri e le compagnie aeree coinvolte.
Secondo quanto riportato da Sky News e confermato dall’agenzia Reuters, la chiusura dello spazio aereo di Aalborg è stata accompagnata dall’intervento della polizia e dell’Aeronautica militare danese, che stanno lavorando insieme per chiarire le circostanze dell’evento. Anche il sito di monitoraggio del traffico aereo Flightradar24 ha diffuso la notizia tramite un post sulla piattaforma social X, specificando che la chiusura è stata causata dall’avvistamento di droni.
Questo episodio non è isolato: negli ultimi giorni, eventi simili si sono verificati in altri aeroporti del Nord Europa. Domenica sera, gli scali di Copenaghen e Oslo sono stati temporaneamente chiusi per motivi analoghi. In quel caso, le autorità danesi hanno segnalato la presenza di 2-3 droni di grandi dimensioni nei pressi dell’aeroporto di Copenaghen, mentre in Norvegia l’attività sospetta ha interessato lo spazio aereo della capitale. Entrambi gli aeroporti hanno ripreso le operazioni dopo alcune ore, ma non senza conseguenze: circa cinquanta voli sono stati cancellati o deviati.
La vicenda ha assunto anche una dimensione geopolitica. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che dietro questi episodi ci sarebbe la mano della Russia, ma il Cremlino ha respinto le accuse definendole “infondate”. Al momento, non ci sono prove che collegano gli avvistamenti di droni negli aeroporti scandinavi a operazioni orchestrate da Mosca.
L’aeroporto di Aalborg è il terzo più trafficato della Danimarca ed è un punto cruciale per i collegamenti nazionali e internazionali. La sua chiusura temporanea rappresenta un problema significativo per i viaggiatori e per l’industria dell’aviazione locale, soprattutto considerando che il traffico aereo europeo è già sotto pressione per altre ragioni logistiche.
Le autorità danesi stanno intensificando gli sforzi per garantire la sicurezza dello spazio aereo e prevenire ulteriori episodi simili. La presenza di droni non autorizzati nelle vicinanze degli aeroporti rappresenta un rischio serio per la sicurezza dei voli e delle persone a bordo.
Mentre le indagini proseguono, rimane alta l’attenzione sul fenomeno dei droni non identificati nei cieli del Nord Europa. Gli episodi recenti sollevano interrogativi sulla necessità di misure più rigide per regolamentare l’uso dei droni e proteggere gli spazi aerei sensibili.
La situazione all’aeroporto di Aalborg evidenzia ancora una volta quanto sia cruciale affrontare con determinazione questa problematica crescente. Le autorità locali e internazionali sono chiamate a collaborare per trovare soluzioni efficaci che possano garantire la sicurezza nei cieli e ridurre al minimo i disagi per i passeggeri.



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