Durante il suo intervento alla Festa del Fatto Quotidiano, in corso al Circo Massimo di Roma, Elly Schlein è stata oggetto di contestazioni da parte di alcuni membri del pubblico. I fischi e i mormorii sono iniziati mentre la Schlein, sul palco in dialogo con il giornalista Antonio Padellaro, esprimeva alcune considerazioni sulla guerra in Ucraina.
Il mondo al contrario è quello in cui Elly Schlein viene contestata alla Festa del Fatto Quotidiano perché dice che l’Ucraina ha subito «un’invasione criminale» da parte della Russia. pic.twitter.com/arrN1Kwcbu
— Marco Fattorini (@MarcoFattorini) September 14, 2025
Tensione sul tema dell’Ucraina: la segretaria Pd ribadisce la via diplomatica, il direttore richiama il pubblico al rispetto e al valore del confronto pluralista.
Momenti di tensione durante un dibattito politico che ha visto protagonista la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. Le posizioni della leader dem sul conflitto russo-ucraino, improntate alla ricerca di una soluzione diplomatica più che militare, hanno suscitato reazioni rumorose da parte di una parte del pubblico.
A riportare la calma è intervenuto il giornalista Antonio Padellaro, che ha preso la parola per difendere il diritto dell’ospite a esprimere liberamente le proprie idee: «L’abbiamo invitata per dire quello che pensa lei, non quello che pensiamo noi. Non si può contestare ogni volta che dice qualcosa di diverso, altrimenti ce la cantiamo e ce la suoniamo tra di noi».
Padellaro ha sottolineato la necessità di rispettare il senso stesso del dibattito pubblico: «Rispettiamo gli ospiti. Se li invitiamo, è per ascoltare le loro idee, anche quando non coincidono con le nostre».
La replica di Schlein
Con tono pacato ma fermo, Schlein ha ringraziato il direttore e chiarito la sua posizione: «Direttore, io ti ringrazio. Io vengo apposta. Perché sono convinta che, al di là delle nostre differenze, se questa discussione continuiamo a farla diventa un programma, come nelle regioni».
La segretaria ha ribadito l’importanza di un percorso politico e diplomatico per la risoluzione del conflitto, distinguendo tra solidarietà al popolo ucraino e sostegno all’invio incondizionato di armamenti. Una linea che, seppur minoritaria tra parte del pubblico presente, resta centrale nella sua visione di politica estera.
Il valore del confronto
L’episodio ha evidenziato quanto la guerra in Ucraina divida ancora anche l’elettorato progressista. Allo stesso tempo, ha messo in luce la volontà di Schlein di confrontarsi con opinioni diverse: «Voglio parlare anche con chi non è d’accordo con me».
Grazie all’intervento di Padellaro, il clima della serata è tornato disteso e la discussione ha potuto proseguire su un piano di confronto civile.
Il messaggio finale è chiaro: il pluralismo politico non va solo invocato, ma praticato. Anche quando le divergenze sono forti, il dialogo resta l’unica alternativa a un dibattito autoreferenziale e chiuso.



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