La vicenda di Emanuela Ruggeri, 32 anni, ha sconvolto la comunità di Roma. La giovane, scomparsa il 14 luglio scorso dalla casa dei suoi genitori nel quartiere Colli Aniene, è stata ritrovata senza vita il 16 luglio in via del Mandrione, nella zona del Tuscolano. Il suo corpo era nascosto sotto un materasso. Un messaggio inviato dal telefono della donna poco prima che venisse spento ha destato sospetti e alimentato interrogativi sul caso.
L’ultimo sms, inviato alla madre Alessandra Loreti, recitava: “Mamy scusa ho il cell scarico sono andata al mare scusq”. Un testo privo di punteggiatura e con un errore di battitura – una “q” al posto di una “a” – che ha insospettito la madre. In un’intervista rilasciata a Fanpage.it, Alessandra Loreti ha dichiarato: “Non l’ha mandato lei ne sono convinta, non mi inviava mai sms ma ci scrivevamo sempre su WhatsApp. Non mi spiego che motivo avesse di inviarmi un messaggio normale quando avevamo la chat.”
Le indagini sul caso sono condotte dalla Polizia di Stato sotto la supervisione della Procura della Repubblica. Il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi, che ha seguito la vicenda fin dai primi momenti della scomparsa, ha fornito alla famiglia Ruggeri supporto legale e psicologico. L’avvocato Federica Federici è stata incaricata di seguire gli sviluppi dell’inchiesta. Nel frattempo, l’autopsia sul corpo della giovane è stata effettuata presso l’Istituto di Medicina Legale di Tor Vergata. Dai primi risultati sembra che non siano emersi segni di fratture ossee o altre evidenze di morte violenta, ma si attendono ulteriori esami per chiarire le cause del decesso.
La storia personale di Emanuela Ruggeri aggiunge un ulteriore livello di complessità alla vicenda. Dopo aver trascorso tredici anni a Torino, dove viveva con il suo ex compagno, la giovane era tornata a Roma con l’intenzione di ricostruire la sua vita. Tornata a vivere con i genitori a Colli Aniene, aveva iniziato a cercare lavoro nel quartiere, distribuendo curriculum in diverse attività commerciali. La madre ha raccontato che Emanuela aveva conosciuto una donna e che le aveva detto di voler uscire per incontrarla e andare a casa di amici.
La notte della scomparsa, però, qualcosa è andato storto. Alessandra Loreti ha spiegato che inizialmente non si era preoccupata per il mancato rientro della figlia: “Non vedendola rientrare mi sono detta, magari sono andati a ballare.” Tuttavia, il giorno seguente ha iniziato a cercarla, inviandole un messaggio su WhatsApp alle 13: “Emy ma che fine hai fatto?” La risposta è arrivata circa un’ora dopo: “Mamy stavo dormendo.” Quella sera, alle 22:00, è arrivato l’ultimo messaggio, l’sms sopra citato. Dopo aver chiesto se sarebbe tornata a casa, Alessandra Loreti non ha ricevuto alcuna risposta.
Il ritrovamento del corpo di Emanuela Ruggeri sotto un materasso in via del Mandrione ha sollevato ulteriori domande. Un testimone ha riferito a Fanpage.it: “Il corpo coperto da un materasso, l’hanno nascosta.” Le circostanze del ritrovamento e il contenuto dell’ultimo messaggio hanno portato gli investigatori a considerare diverse ipotesi, inclusa quella che qualcuno possa aver utilizzato il telefono della giovane per inviare il testo alla madre.
La comunità locale e la famiglia attendono risposte dalle indagini in corso. La madre di Emanuela, profondamente colpita dalla perdita della figlia, continua a cercare la verità su quanto accaduto. Le autorità stanno lavorando per ricostruire gli ultimi movimenti della giovane e per identificare eventuali responsabili.
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