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«Erano star fin da piccoli, poi il silenzio»: cosa fanno oggi i gemelli angelici spariti dai riflettori



Ricordi quei faccini angelici dei gemelli Sprouse? Eh, mica bambini per sempre. Dylan e Cole, i ragazzini che tutti volevano come fratellini, hanno messo su il turbo e adesso sembrano quasi due persone diverse (e comunque sì, ancora piuttosto identici, ma hai capito).



Quando erano piccoli, i loro visi erano tondi e innocenti, roba da poster nelle camere. Crescendo, pian piano la mascella si è fatta più tosta e i capelli hanno deciso di seguire strade tutte loro. Addio al taglio a scodella, benvenute acconciature da gente che ha una vita vera.

Cole non voleva neanche più stare nello showbiz, poi però ha mantenuto la parola data al manager ed è andato ai provini. Risultato? Lo trovi con il cappello da “emo detective” in Riverdale. Dylan invece, sempre un po’ più alternativo, ha ripreso a recitare, ma ha anche prestato la voce in un videogioco (eh sì, Warhammer II, mica roba da poco per i nerd).

Parlando di Cole, il rapporto con la “fama” è diventato complicato, come tutte le storie d’amore che si rispettino. Adesso vuole tenere per sé i fatti suoi, ma si sente ancora carico per il futuro. E nel 2022, proprio quando stava per sbattere contro i trent’anni – crisi esistenziale mode: on – si è detto ancora più allegro e pronto ad abbracciare nuove avventure. Applausi.

Dylan? Si è sposato, niente meno. Barbara Palvin – sì quella Barbara Palvin – è diventata sua moglie con un matrimonio in Ungheria che doveva essere intimo e invece, alla fine, 115 persone: sta’ a vedere quando dici “solo i più cari”. Dylan, capelli lunghi e spettinati, un look che urla “cresciuto ma con stile”. Anche Cole gira con onde morbide e barba curata. I fan comunque commentano: alcuni approvano, altri sono nostalgici dei tempi di Zack & Cody. Ma chi se ne frega, la vita va avanti.

Alla fine, sono ancora super uniti, però ciascuno con la sua strada ben segnata. Da gemellini indistinguibili a uomini veri, e sembra che il bello venga adesso. Chissà cos’altro tireranno fuori dal cilindro – insomma, la saga Sprouse non è mica finita qui.



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