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Francesca Albanese rompe il silenzio dopo due giorni e critica persino l’ONU, ma non rinuncia al suo incarico



Francesca Albanese denuncia che il piano di pace Trump-Netanyahu per Gaza viola il diritto internazionale e aggrava la frammentazione palestinese.



Al festival Fanpage.it Rumore, la relatrice speciale dell’Onu per i territori palestinesi, Francesca Albanese, ha definito il piano di pace proposto da Donald Trump e Benjamin Netanyahu come una grave violazione del diritto internazionale, ritenendolo dunque inaccettabile. Secondo Albanese, il piano danneggia il principio fondamentale dell’autodeterminazione del popolo palestinese, prevedendo una sorta di protettorato che già nel 1948 sarebbe stato illegittimo, definendo come un “abominio” riportare oggi una simile proposta.

Dal palco del Festival, Albanese ha spiegato: “Il diritto all’autodeterminazione dei palestinesi non è il diritto a uno stato ma il diritto a decidere per sé, come quando si raggiunge la maggiore età. Si devono determinare da soli e scegliere loro chi votare, chi li governerà e come disporre delle proprie risorse. È un principio che viene leso da questo piano”.

Albanese ha inoltre evidenziato che il piano intensifica la frammentazione all’interno della comunità palestinese: interessa la Striscia di Gaza ma trascura la Cisgiordania, mantenendo un controllo diretto da parte di Stati Uniti e Israele, i quali non sono terzi neutrali. “Si chiama piano di pace ma è l’imposizione di una nuova occupazione ma quasi per procura. Invece di essere direttamente amministrata da Israele, ci sono gli Stati Uniti che fanno da garante attraverso un vicerè come Blair. Non si capisce perché si dovrebbe accettare una situazione del genere”.

Alla critica si aggiunge quella relativa al piano di ricostruzione della Striscia di Gaza, giudicato inadeguato: “Mancano all’appello diecimila persone, non si contano più i morti e non si può proporre un piano di ricostruzione edilizia per Gaza”.

Albanese ha ribadito che l’unico piano accettabile deve rispettare il diritto internazionale e che una Corte internazionale si è già espressa: “L’occupazione è illegale e Israele deve ritirarsi e smantellare le colonie. In questo momento invece vige l’impunità più assoluta”. Ha inoltre richiamato l’attenzione sull’importanza di considerare anche la Cisgiordania, che “non è uno stato a sé, c’è già una annessione, è sotto il controllo quasi totale di Israele e i coloni vanno dove vogliono e possono assalire chiunque nell’impunità più totale”.

L’intervento di Francesca Albanese mette in luce le criticità di un piano che, secondo la relatrice Onu, non solo viola diritti fondamentali ma aggrava ulteriormente una situazione già complessa e frammentata.



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