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Francesco Nozzolino: “A 150 chili, il cibo era la mia via di fuga. Sono gay, mio padre non lo accetta”



Francesco Nozzolino, conosciuto al grande pubblico come XXXL, è una figura iconica del Minimondo di “Avanti un altro”, il popolare programma televisivo condotto da Paolo Bonolis con la partecipazione di Luca Laurenti. Oltre alla sua presenza nel quiz show, il trentenne è apparso in altre trasmissioni come “Domenica Live” e “Pomeriggio Cinque”. Tuttavia, dietro l’immagine spensierata che mostra in televisione, si cela una storia personale complessa e segnata da difficoltà.



In un’intervista a Fanpage.it, Nozzolino ha parlato apertamente delle sue esperienze, rivelando di non essere mai stato fidanzato e affrontando temi delicati come la perdita della madre, le difficoltà legate alla sua omosessualità e il bullismo subito. La morte della madre, avvenuta nel 2011, ha rappresentato un momento di svolta nella sua vita. Per far fronte al dolore, ha cercato conforto nel cibo, arrivando a pesare 200 chili. A questo si sono aggiunti episodi di discriminazione omofoba, subiti sia durante gli anni scolastici sia sui social media.

“A un certo punto ho deciso di crearmi un’armatura di indifferenza, non volevo vivere nel dolore, sono diventato freddo e impassibile”, ha dichiarato. E con fermezza ha aggiunto: “Sono gay, ti sta bene? Ottimo! Non ti sta bene? Pazienza, vivo lo stesso! E soprattutto esprimo la mia omosessualità come mi pare e piace, non devo dare conto a nessuno.”

Guardando al passato, Nozzolino ricorda con affetto e nostalgia la sua infanzia. “Ero un bambino vivace, dispettoso e viziato. Facevo dannare mia madre con i miei capricci”, ha raccontato con un sorriso. “Aveva sempre la ciabatta pronta all’uso per colpirmi. A volte usava anche la famosa ‘cucchiarella’ di legno. Per dispetto gliela spezzai in due e presi il doppio dei ceffoni.”

La madre è stata una figura centrale nella sua vita, soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza. Francesco era particolarmente legato a lei e spesso l’accompagnava ovunque andasse: “Mi portava sempre con sé, parlavamo tanto. Nei periodi in cui veniva ricoverata in ospedale sentivo tanto la sua mancanza.” La malattia della madre ha avuto un impatto significativo anche sulla sua crescita personale: “Sono dovuto diventare autonomo in fretta. Quando tornavo da scuola prendevo le pentole e cucinavo per me e per mio padre, dopo pranzo sciacquavo i piatti, spazzavo e lavavo il pavimento.”

Uno degli episodi più dolorosi che Nozzolino ricorda è legato alla morte della madre nel marzo 2011. Quel giorno ricevette una telefonata da lei alla quale non rispose. Poco dopo gli fu comunicata la tragica notizia: “Quel momento resterà un rammarico per me, mi sentirò sempre in colpa per non aver risposto a quella chiamata. Mi stava cercando per un ultimo saluto e non ho risposto”, ha confessato con emozione. “Rispose mio fratello. Le disse solo: ‘È una bella giornata, chiedi a Francesco di stendere i panni.’ Sono sollevato che abbia sentito almeno lui al telefono prima che tutto finisse.”

La perdita della madre ha lasciato un vuoto profondo nella vita di Francesco, ma nonostante le difficoltà ha trovato la forza di andare avanti. Oggi affronta con determinazione le critiche e i pregiudizi contro la sua persona: “Non voglio vivere nel dolore. Ho imparato a essere forte e a non dare troppo peso ai giudizi degli altri.”



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