A Roma, l’imminente cerimonia funebre di Papa Francesco ha innescato un fenomeno speculativo nel mercato degli affitti. Mentre migliaia di persone si preparano a convergere nella capitale per rendere omaggio al Pontefice, i costi delle sistemazioni temporanee hanno visto un’impennata senza precedenti. Gli appartamenti situati nelle vicinanze del Vaticano hanno visto i loro prezzi raddoppiare, con alcune richieste che raggiungono cifre esorbitanti.
Un piccolo monolocale nel centro di Roma, che normalmente avrebbe un costo giornaliero di circa 200 euro, è ora offerto a ben 5.000 euro a notte. Questo aumento spropositato è particolarmente evidente nelle aree più prossime alla Basilica di San Pietro, dove la domanda è maggiore. Un esempio è il quartiere Aurelio, dove un appartamento può superare i 3.000 euro per una sola notte, nonostante le abitazioni nelle vicinanze, che restano ancora disponibili, abbiano prezzi significativamente inferiori.
Anche altre zone della città non sono immuni da questi rincari. Nei pressi della Pisana, i prezzi si aggirano intorno ai 700 euro a notte, mentre nell’area di Termini si possono trovare offerte che toccano i 500 euro. Questo fenomeno è alimentato dalla presenza di numerosi pellegrini e turisti che, non conoscendo bene la città o avendo difficoltà a muoversi, preferiscono alloggiare il più vicino possibile ai luoghi di culto.
Molte parrocchie e strutture religiose hanno aperto le loro porte per accogliere i fedeli, offrendo un’alternativa ai più costosi alloggi privati. Tuttavia, coloro che rimangono esclusi da queste opzioni si trovano spesso a dover affrontare i costi elevati imposti da alcuni host su piattaforme come Airbnb. Questi ultimi hanno approfittato dell’occasione per aumentare i prezzi in modo insostenibile, puntando sui visitatori meno esperti.
Nonostante la situazione critica, va sottolineato che l’offerta di case in affitto a Roma è comunque vasta. Molti appartamenti, sebbene cari, non raggiungono le cifre esagerate di 2.000 o 5.000 euro a notte. Infatti, gli alloggi più costosi su queste piattaforme rimangono spesso invenduti, suggerendo che i viaggiatori stiano cercando soluzioni più ragionevoli.
La speculazione immobiliare in occasione di eventi di grande richiamo non è una novità, ma l’entità di questi aumenti ha sollevato preoccupazioni tra i locali e i visitatori. Mentre le autorità cercano di gestire l’afflusso di persone e garantire sicurezza e ordine, la questione degli affitti rimane un tema caldo, con molti che sperano in una regolamentazione più rigida per evitare abusi futuri.
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