L’artista Giorgia ha recentemente ripreso la parola riguardo alla situazione drammatica di Gaza, riaffermando il suo impegno per i diritti umani e la pace. In passato, durante un concerto con Elisa, aveva già mostrato il suo sostegno alla causa palestinese, esibendo una bandiera con la scritta “Free Gaza”. Questo gesto ha segnato un momento significativo, evidenziando la sua volontà di affrontare pubblicamente le ingiustizie.
In un’intervista rilasciata a Vanity Fair, Giorgia ha condiviso le sue emozioni in merito alle atrocità che stanno colpendo la popolazione civile di Gaza. Ha dichiarato: “Io penso che quando muoiono i bambini non ha ragione nessuno”, sottolineando l’inevitabile sofferenza causata dalla guerra. La cantante ha anche raccontato come sia difficile per lei osservare le immagini strazianti che arrivano dalla regione, affermando: “Ieri ho visto questa foto di bimbi microscopici, avvolti nella carta con le date di nascita e di morte e mi sono messa a piangere”. Queste parole riflettono una profonda empatia verso le vittime innocenti del conflitto.
Giorgia ha espresso il suo sostegno alla Global Sumud Flotilla, un’iniziativa che mira a portare aiuti umanitari a Gaza. La flotta è attualmente in viaggio verso la regione, e l’artista ha voluto rendere pubblico il suo appoggio a questa causa, definendosi “assolutamente allineata con chi prende posizione per fermare il genocidio in corso”.
Oltre ai temi sociali, Giorgia ha condiviso aspetti più personali della sua vita. A 54 anni, ha rivelato di avere una predisposizione al melodramma, sia nelle questioni altrui che in quelle personali. Ha descritto la sua visione del mondo come intrisa di ansia, affermando: “Se mi siedo e guardo il cielo mi aspetto che arrivino meteoriti o comunque che moriremo tutti perché non può andare bene”. Questa riflessione mette in luce una parte della sua personalità, dove l’ansia si intreccia con la sua quotidianità.
La cantante ha anche parlato dell’invecchiamento e della sua percezione del tempo che scorre. Ha ammesso di avere difficoltà ad accettare i cambiamenti fisici, dicendo: “Vedo la faccia che cade e un po’ mi dà fastidio, ma non ho mai fatto niente, nessun intervento, nessun botox, niente”. La sua decisione di non ricorrere a procedure estetiche è legata alla paura di compromettere la sua carriera musicale: “E se poi mi si blocca la faccia e non riesco più a cantare? E se mi fa allergia?”.
Tuttavia, Giorgia ha anche sottolineato l’importanza di accettare il processo di invecchiamento. Crede che dovremmo concentrarci meno sull’aspetto fisico e più sull’anima, affermando che è fondamentale recuperare l’abitudine di vedere le persone invecchiare naturalmente. Questo messaggio riflette una visione più ampia della bellezza e dell’autenticità.
La sua intervista ha suscitato interesse e supporto tra i fan e i sostenitori, molti dei quali condividono le sue preoccupazioni riguardo alla situazione in Gaza. La sua voce, unita a quella di altri artisti e attivisti, contribuisce a mantenere viva l’attenzione su questioni cruciali che riguardano i diritti umani e la pace nel mondo.



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