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Il corpo di Erika Ferini Strambi, 53 anni, è stato trovato senza vita in un campo a Pantigliate. Indagini in corso per ricostruire le ultime ore della donna



Il mistero avvolge la morte di Erika Ferini Strambi, una donna di 53 anni, il cui corpo è stato rinvenuto in un campo di Pantigliate, a pochi chilometri dal locale di Segrate dove aveva trascorso la sua ultima serata. L’impiegata, che lavorava nell’ufficio risorse umane di Luxottica, era scomparsa la notte tra il 5 e il 6 luglio, dopo aver salutato gli amici con cui aveva condiviso una serata all’insegna della musica e del karaoke.



Le telecamere di sorveglianza del locale documentano l’uscita di Erika, intorno alle 0.40, mentre si dirige verso la sua auto parcheggiata. Nonostante gli amici si fossero offerti di accompagnarla, la donna ha deciso di tornare da sola al suo appartamento in zona Calvairate, a Milano. Tuttavia, non è mai arrivata a destinazione. Il padre, preoccupato per il mancato rientro e l’assenza di risposte al telefono, ha denunciato la scomparsa il 7 luglio, due giorni dopo l’ultimo avvistamento.

Le immagini delle telecamere lungo il percorso tra Segrate e Pantigliate mostrano l’auto di Erika aggirarsi nei dintorni del locale, come se non avesse una meta precisa. Poco dopo, il suo cellulare si collega alla rete nella zona di Pantigliate, generando traffico dati compatibile con chiamate via app o navigazione sul web. Alle 7 del mattino del 6 luglio, il dispositivo si spegne definitivamente, probabilmente per batteria scarica.

Il ritrovamento del corpo è avvenuto dieci giorni dopo, il 16 luglio, grazie a un agricoltore che stava lavorando nel campo con una mietitrebbia. La scena è apparsa subito inquietante: accanto alla Mini Cooper Countryman nera di Erika, chiusa e parcheggiata nello spiazzo del campo, giaceva il cadavere della donna. Il corpo era supino e semi svestito, privo di borsa e cellulare.

Gli investigatori della compagnia Porta Monforte, sotto la guida del pm Francesco De Tommasi, hanno aperto un fascicolo per omicidio volontario. L’ipotesi principale è che Erika possa aver incontrato qualcuno, forse conosciuto tramite un’applicazione online, che potrebbe averla uccisa e sottratto i suoi effetti personali prima di fuggire. Le impronte digitali rilevate sulle portiere dell’auto sono ora al centro delle analisi tecniche, mentre ulteriori accertamenti saranno condotti all’interno del veicolo.

L’interesse degli inquirenti si concentra sull’identificazione dell’uomo misterioso che potrebbe aver avuto un ruolo nella tragedia. Al momento non ci sono certezze, ma solo sospetti basati sugli elementi raccolti sulla scena del crimine. La comunità locale resta scossa da quanto accaduto e attende aggiornamenti dalle autorità.

La vita di Erika Ferini Strambi era caratterizzata da una grande passione per la musica e il canto. Amava esibirsi al karaoke e trascorrere serate spensierate con gli amici. Il sabato sera del 5 luglio sembrava essere uno di quei momenti di leggerezza, ma si è trasformato nell’inizio di un dramma ancora senza risposte.

La vicenda solleva interrogativi sull’uso delle app per incontri e sulla sicurezza personale durante interazioni con sconosciuti. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire ogni dettaglio delle ultime ore di vita della donna per fare luce su un caso che ha lasciato tutti sgomenti.

La famiglia e i colleghi di Erika, che avevano segnalato la sua assenza al lavoro il lunedì successivo alla scomparsa, sono ora in attesa di scoprire la verità su ciò che è accaduto quella notte. Le indagini proseguono senza sosta per fornire giustizia alla vittima e risposte ai suoi cari.



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