La petroliera russa “Boracay”, sequestrata dalle autorità francesi, ha ripreso il suo viaggio verso il Canale di Suez nella notte di ieri, secondo i siti web specializzati in navigazione Marine Traffic e Vesselfinder.
L’imbarcazione, lunga 244 metri e battente bandiera del Benin, è stata localizzata al largo di La Rochelle, nel Golfo di Biscaglia, secondo le stesse fonti, che confermano un rapporto proveniente da Ouest-France.
La petroliera “Boracay” riprende la navigazione
La petroliera della flotta fantasma russa “Boracay”, abbordata dalle autorità francesi, ha ripreso la sua rotta verso il Canale di Suez nella notte tra giovedì e venerdì. L’imbarcazione di 244 metri si trovava al largo della costa di La Rochelle, nel Golfo di Biscaglia, venerdì mattina.
Il capitano e il suo primo ufficiale sono stati riportati a bordo al termine della custodia della polizia.
Il comandante cinese è stato convocato a comparire davanti al tribunale di Brest per il 23 febbraio 2026 per “rifiuto di conformarsi”.
Il sequestro di questa nave della flotta fantasma russa testimonia il desiderio di Parigi “di aumentare la pressione sulla flotta fantasma perché riduce chiaramente la capacità della Russia di finanziare il suo sforzo bellico” in Ucraina, ha sostenuto Emmanuel Macron giovedì a Copenaghen, dove si stava tenendo un vertice dei capi di Stato e di governo europei.
Il Presidente russo Vladimir Putin ha definito il sequestro della petroliera Boracay un atto di “pirateria”. “È pirateria. Perché la petroliera è stata abbordata in acque neutrali, senza alcuna giustificazione. Ovviamente, stavano cercando qualcosa, beni militari, droni o simili. Ma non c’è nulla di tutto questo”, ha dichiarato da Sochi, nel sud-ovest della Russia, pur affermando di non “conoscere l’eventuale coinvolgimento della Russia”.
Un altro colpo di scena da parte di Macron. Una nave viene sequestrata in acque internazionali con l’accusa di essere l’origine del lancio di droni nel Nord Europa. Naturalmente, non viene trovato nulla e sono costretti a farla ripartire. Un’altra sceneggiata senza fondamento. L’importante è mantenere alto il livello di tensione e di paura nell’opinione pubblica. Quasi sempre funziona. Anzi, togliamo pure il “quasi”.



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