Emilio Fede, storico volto del giornalismo italiano, ha recentemente condiviso in un’intervista con il quotidiano Libero alcuni pensieri sulla sua lunga carriera e sulla vita attuale. A 94 anni, Fede si trova in una residenza sanitaria dove trascorre le giornate tra ricordi e televisione, pur non trovando soddisfazione nei contenuti odierni. “La vecchiaia è brutta, ma la rispetto. Ho appena compiuto 94 anni, sono vicino ai 100: un bel traguardo”, ha dichiarato il giornalista, ammettendo di non temere la morte, ma di sentire la mancanza della moglie scomparsa.
Riflettendo sulla sua esperienza nella struttura sanitaria dove vive, Fede ha sottolineato l’importanza dei rapporti umani: “In questa struttura mi trovo bene perché ci sono rapporti umani veri. Ho riscoperto l’importanza dell’affetto: il vero potere è avere l’affetto degli altri”. Tuttavia, il giornalismo moderno non sembra entusiasmarlo: “È diverso da quello che facevo io. Il giornalismo è cambiato rispetto a quando ho iniziato”.
Durante l’intervista, Emilio Fede ha ripercorso gli inizi della sua carriera, ricordando i suoi primi passi come giovane cronista e le difficoltà incontrate lungo il cammino. Tra gli episodi più significativi, ha raccontato di un periodo in cui fu coinvolto nel gioco d’azzardo: “Un momento magico, ma resto impigliato nella rete del gioco d’azzardo. In quel periodo vado spesso al Casinò e mi ‘mangio’ cifre importanti”. Nonostante una vincita di un miliardo a Montecarlo, le difficoltà economiche lo portarono a dimettersi dalla Rai. Successivamente, trovò una nuova opportunità professionale presso ReteA, dove contribuì al lancio del primo telegiornale nazionale privato.
Un altro momento cruciale della sua carriera è legato all’incontro con Silvio Berlusconi, che gli offrì un ruolo importante nel suo gruppo. Fede ha ricordato: “Mi chiede se voglio lavorare per lui. Prende un pezzettino di carta, segna una serie di cifre, telefona al direttore del personale e gli dice: ‘Verrà da lei Emilio Fede, lo assumiamo e gli dia quello che vuole’”. Da lì iniziò un percorso che lo portò a dirigere Videonews e Studio Aperto.
Uno degli episodi più memorabili della carriera di Fede risale al 6 gennaio 1991, durante la guerra del Golfo. Fu tra i primi a dare notizia dell’operazione Desert Storm: “Siamo un gruppo di matti, non dormiamo mai. Quella notte mi sento che sta per succedere qualcosa, siamo in 10 ad aspettare e squilla il telefono: ci siamo. Parte la diretta con la giornalista Silvia Kramer, da New York, che urla: ‘Hanno attaccato, il cielo di Bagdad è pieno di aerei americani’. È l’inizio della Prima Guerra del Golfo e diamo un buco a tutti con 40 minuti di anticipo”.
Non sono mancati momenti di imbarazzo nella sua lunga carriera. Il giornalista ha ricordato una gaffe storica legata alla cattura di Saddam Hussein: “Sono in redazione e le agenzie annunciano che è stato catturato Saddam Hussein. Clamoroso, faccio l’edizione straordinaria, do la notizia e dico in diretta: ‘E ora vi mostro la prima immagine di questo feroce assassino…’. Ma dalla regia sbagliano e mandano in onda la fotografia di Berlusconi. E io: ‘Cheffigur…’”.
Oggi Emilio Fede guarda al passato con nostalgia e riflette sui cambiamenti nel mondo del giornalismo e nella società. La televisione, che scandisce le sue giornate nella residenza sanitaria, non lo soddisfa più come un tempo. Tuttavia, il giornalista continua a mantenere vivo il ricordo della sua carriera e delle persone che hanno segnato la sua vita.
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