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Il testamento di Pippo Baudo: eredità divisa tra i figli e la storica segretaria Dina Minna



Lo scorso 16 agosto, a 89 anni, si è spento il celebre conduttore televisivo Pippo Baudo, lasciando un’eredità di grande valore economico e simbolico. Il testamento, aperto ieri nello studio del notaio Renato Carraffa a Bracciano, ha rivelato le volontà del presentatore, che ha scelto di destinare una porzione rilevante del suo patrimonio alla sua storica segretaria, Dina Minna, considerata da lui una figura centrale nella sua vita professionale e personale. Alla lettura del documento erano presenti i figli Tiziana e Alessandro Baudo, insieme alla stessa assistente.



La procedura di apertura del testamento, durata circa due ore, ha messo in evidenza il ruolo fondamentale che Dina Minna ha avuto nella vita di Baudo. La donna, che per anni ha gestito gli impegni lavorativi del conduttore e lo ha affiancato fino agli ultimi giorni della sua vita, è stata inclusa nel testamento con una quota pari a quella destinata ai figli. Come riportato dal “Messaggero”, la segretaria è stata anche coinvolta nelle fasi organizzative delle esequie, sottolineando il legame profondo che la univa al presentatore.

L’eredità di Pippo Baudo, stimata intorno ai 10 milioni di euro, comprende compensi derivanti dalla sua lunga carriera televisiva, dai diritti d’immagine e dalle proprietà immobiliari. Tra i beni lasciati in eredità figurano un terreno a Fiano Romano, dieci terreni situati a Noto, sei a Siracusa e cinque appartamenti a Roma, tra cui uno nel quartiere Prati e altri in Centro. Secondo quanto riportato da “Open”, il valore di mercato delle proprietà immobiliari si aggirerebbe intorno ai 5 milioni di euro.

Oltre agli immobili, il conduttore possedeva quote in due aziende con sede a Catania e nei dintorni, precisamente a Mascalucia, attive nel settore della costruzione di edifici residenziali e non residenziali. Queste attività rappresentano un ulteriore tassello del patrimonio lasciato in eredità.

Il testamento di Baudo ha suddiviso l’eredità in parti uguali tra i figli e la sua segretaria. A quest’ultima sono stati intestati due appartamenti a Roma, come anticipato dalla cantante Katia Ricciarelli in un’intervista rilasciata a fine agosto. La decisione del conduttore di includere Minna tra i beneficiari principali del suo lascito sottolinea il rapporto speciale che li legava.

Inoltre, il documento testamentario ha rivelato che una parte del patrimonio è stata destinata a opere benefiche. Sebbene non siano stati specificati i dettagli delle donazioni, questa scelta riflette l’impegno sociale che ha caratterizzato la vita del presentatore.

Assente alla firma del testamento l’avvocato Giorgio Assumma, amico fraterno di Baudo, che aveva confermato la notizia della morte del conduttore alla stampa a metà agosto. L’apertura del testamento segna un momento importante per la famiglia e per chi ha condiviso con lui esperienze personali e professionali.

La decisione di Pippo Baudo di includere la sua storica assistente tra i principali eredi rappresenta un gesto significativo che va oltre il semplice valore economico. Il conduttore ha riconosciuto il ruolo cruciale di Dina Minna nella sua vita, non solo come collaboratrice ma come una figura quasi familiare. Questo atto testimonia l’importanza delle relazioni costruite nel corso della sua lunga carriera, che hanno lasciato un segno indelebile nella sua esistenza.

Con la lettura del testamento si chiude un capitolo della vita di uno dei personaggi più amati della televisione italiana, lasciando spazio al ricordo e all’eredità morale e materiale che ha deciso di trasmettere.



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