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Il testimone del bimbo scomparso a Ventimiglia: “Mi hanno torchiato per bene”. Cosa potrebbe rischiare



Un episodio che ha tenuto con il fiato sospeso tutta Ventimiglia si è concluso con un lieto fine. Un bambino di 5 anni, scomparso venerdì scorso, è stato ritrovato questa mattina in una zona collinare di Latte, frazione della città ligure. Le ricerche, condotte senza sosta da squadre di soccorso e volontari, hanno portato al ritrovamento del piccolo, che si trovava rannicchiato tra rovi e vegetazione.



La vicenda ha coinvolto anche un testimone, la cui posizione è stata attentamente valutata dagli inquirenti. L’uomo, sentito per ore dagli investigatori e sottoposto a perquisizioni, ha fornito la sua versione dei fatti al quotidiano “La Stampa”. Secondo il suo racconto, il bambino si sarebbe avvicinato alla sua villa e lui avrebbe cercato di aiutarlo. “Ho accompagnato il ragazzo che è venuto nella mia villa e poi l’ho portato giù per strada pensando di fare una cosa positiva. Volevo portarlo qua, dalla polizia. Il bambino poi ad un certo punto mi ha tirato, non parlava bene, l’ho portato fino ad un certo punto e poi l’ho lasciato, mi tirava e cercava ‘papà’, non parlava bene. Mi mi sono accorto che era autistico. Poi è scappato via. Dopo 2 ore ho capito che era successo”, ha dichiarato l’uomo.

Le incongruenze emerse nelle sue prime dichiarazioni hanno spinto gli inquirenti a svolgere ulteriori accertamenti. In un primo momento, il testimone aveva affermato di aver visto il bambino in strada e di averlo aiutato ad attraversare. Successivamente, aveva raccontato di averlo visto in auto. Questi dettagli discordanti hanno portato al sequestro del suo veicolo su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Nonostante il ritrovamento del bambino abbia dissipato i sospetti più gravi nei confronti dell’uomo, la magistratura sta ancora valutando la sua posizione. È possibile che venga ipotizzata l’accusa di abbandono di minore, anche se al momento questa non rappresenta una priorità per gli investigatori. La decisione finale sarà presa solo dopo aver ricevuto la relazione completa delle indagini.

Il bambino è stato ritrovato grazie all’intervento di tre volontari della Protezione Civile che hanno perlustrato la zona boschiva nei pressi del camping dove la famiglia stava trascorrendo le vacanze. Uno dei volontari, Dario Mattiauda, ha raccontato il momento del ritrovamento: “Era nel bosco, a margine di un vallone, rannicchiato tra roveti ed erbacce. Fermo. Non ha detto niente, ha solo alzato un braccio come per toccarsi il naso. È stata un’emozione unica perché abbiamo visto che era vivo. L’emozione più bella”.

Secondo quanto riferito da Mattiauda, il bambino presentava lievi escoriazioni sulle gambe ma sembrava in buone condizioni generali e non appariva spaventato. Dopo averlo individuato a distanza di circa dieci metri, i volontari hanno immediatamente contattato il numero d’emergenza 112 e lo hanno trasferito all’ambulanza per le prime verifiche mediche.

L’intera comunità di Ventimiglia ha tirato un sospiro di sollievo alla notizia del ritrovamento del piccolo sano e salvo. La vicenda ha messo in evidenza l’importanza della collaborazione tra forze dell’ordine, volontari e cittadini nelle situazioni di emergenza. Tuttavia, resta da chiarire completamente il ruolo del testimone e le circostanze che hanno portato alla scomparsa del bambino.



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