Il trasferimento di 2.700 dipendenti del Ministero dell’Interno francese verso la nuova sede di Universeine, situata a Saint-Denis (Seine-Saint-Denis), sta suscitando preoccupazioni tra il personale amministrativo. Secondo quanto riportato dal sindacato Snipat, molti dipendenti si rifiutano di spostarsi in una zona che presenta uno dei più alti tassi di criminalità del paese, caratterizzata da problematiche legate all’immigrazione e all’insicurezza.
Questo trasferimento è previsto per il 2027 e riguarda principalmente personale in posizioni di supporto, come risorse umane, finanza e digitale, attualmente ubicato nel 12° arrondissement di Parigi. La nuova sede sorgerà sull’ex villaggio olimpico dei Giochi del 2024, progettata come un eco-quartiere moderno e sostenibile, ma il timore tra i dipendenti è palpabile.
Molti di loro non hanno mai visitato la zona di Saint-Denis e preferirebbero rimanere nella loro attuale sede, situata nel più centrale e sicuro arrondissement di Parigi. Le preoccupazioni riguardano non solo la criminalità, ma anche l’inadeguatezza percepita della nuova area rispetto agli standard di sicurezza e comfort a cui sono abituati.
La situazione ha suscitato un acceso dibattito, evidenziando le tensioni tra la necessità di riqualificare aree considerate difficili e le paure legittime dei lavoratori. Il sindacato Snipat ha espresso il suo disappunto riguardo a questo progetto, sottolineando che l’entusiasmo per la riqualificazione non è condiviso da tutti. Lamentano che, nonostante le promesse di modernità e sostenibilità, la realtà del trasferimento comporta rischi significativi per la sicurezza dei dipendenti.
La nuova sede di Universeine è stata concepita come un centro di sviluppo che combina abitazioni, uffici e attività commerciali. Tra le strutture previste, vi è anche la ristrutturazione dell’ex centrale elettrica Maxwell, che diventerà parte della nuova sede del Ministero dell’Interno. Tuttavia, la visione ottimistica del progetto non riesce a placare le ansie dei dipendenti, che temono per la loro incolumità.
Il sindacato ha dichiarato: “Fa paura”, evidenziando che la percezione di insicurezza è un fattore determinante per molti. La scelta di trasferirsi in un’area con un alto tasso di criminalità è vista come un rischio inaccettabile, e i dipendenti chiedono alternative più sicure. Le preoccupazioni sulla sicurezza non sono nuove; già in passato, il tema della criminalità nelle banlieues parigine ha sollevato dibattiti accesi e preoccupazioni tra i residenti e i lavoratori.
La questione del trasferimento degli uffici del Ministero dell’Interno è emblematicamente legata a un più ampio discorso sulla sicurezza e sull’integrazione delle aree urbane. Mentre il governo francese punta a migliorare e riqualificare le zone considerate problematiche, la realtà quotidiana di chi ci vive e lavora rimane complessa e piena di sfide.
Il trasferimento previsto per il 2027 si inserisce in un contesto di cambiamenti significativi per Saint-Denis, che sta cercando di reinventarsi come un polo attrattivo per gli investimenti e l’occupazione. Tuttavia, la paura e l’incertezza tra i dipendenti del Ministero pongono interrogativi sulla fattibilità di tali progetti e sulla reale sicurezza delle nuove aree destinate a diventare centri nevralgici per la pubblica amministrazione.



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