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“Io mi rifiuto!” Del Debbio ferma il maranza in studio e lo blocca in diretta tv



Girare armati in Italia? Dai, chi ci pensa davvero? Per i giovani, è praticamente fuori legge. Serve la famosa licenza per difesa personale, che il Prefetto ti dà solo se hai davvero, ma dico DAVVERO, un bisogno concreto. E basta essere maggiorenni, ovviamente. Non è una passeggiata tipo “oggi mi sento Rambo”.



Poi, tutto un altro film è il discorso delle armi usate per difendersi. Anche roba che non nasce come arma – tipo una spranga o, boh, una bottiglia rotta. Solo che, tra le baby-gang di immigrati, diciamolo: essere disarmati? Non esiste proprio. Sono sempre almeno col coltello in tasca, se va bene. Prendi Baby Gang, il trapper: lo hanno appena beccato con le armi addosso. Ma per marea di ragazzini, quello è il vero idolo. Guai a toccarglielo, l’arresto? Per loro roba ingiustissima. Peccato che sul suo “curriculum” ci siano già condanne belle pesanti, tipo sparatorie e roba tosta di violenza pure con le pistole.

Se ne parla a “Dritto e Rovescio”, il programma di Rete 4 – quello condotto dal mitico Del Debbio, ogni giovedì sera. Il tipo, davanti a certi ragazzini collegati che rivendicano il diritto di andare armati per strada, quasi si mette le mani nei capelli. Li guarda dritto in camera e fa: “Ma vi sembra normale? Se per difenderci dobbiamo uscire tutti armati, io non ci sto. Io non ci penso neanche, a vivere così. Io il diritto di girare senza pistole ce l’ho – mica è un mio capriccio! Se no tanto vale girare coi cappelli da cowboy, stile vecchio west!”

Tristemente, però, è dura far cambiare idea a certi giovani immigrati. Baby Gang ai loro occhi è un vero eroe: “Qua tutti ascoltiamo Baby Gang, free Baby Gang, lasciatelo libero! È un modello, lui – da zero a ricco e famoso da solo. Arrestarlo? Ma siete scemi? È il numero uno, fratello, lo rispetto troppo.” Bah, provaci tu a fargli cambiare idea…



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