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Israele intercetta e abborda Marinette, l’ultima nave della Flotilla diretta a Gaza: le immagini



La Marinette, l’ultima imbarcazione della Global Sumud Flotilla in rotta verso Gaza, è stata intercettata e abbordata dalla Marina Militare israeliana. I soldati, armati di armi da guerra, hanno interrotto il viaggio del vascello, che si trovava a poche decine di miglia nautiche dalla costa palestinese. Questo yacht, battente bandiera polacca, rappresentava l’ultima speranza di un’imbarcazione della Flotilla di raggiungere Gaza e rompere l’assedio israeliano, dopo che ieri la nave Mikeno era riuscita a farlo.



Il capitano australiano Cameron, in collegamento video con gli organizzatori, aveva spiegato come un guasto al motore avesse paradossalmente “salvato” la sua nave dal destino delle altre. “Eravamo rimasti indietro, ora proseguiamo determinati”, ha dichiarato, descrivendo il suo equipaggio multietnico composto da “turchi tenaci” e una donna dell’Oman. La Marinette si trovava a circa 80 chilometri dalle acque territoriali di Gaza fino alle 9:30 circa, quando il tracker GPS mostrava la sua posizione. Tuttavia, Tel Aviv aveva già lanciato un ultimatum, minacciando di impedire “con ogni mezzo” l’ingresso nella zona di combattimento.

L’operazione israeliana per bloccare la Global Sumud Flotilla, iniziata mercoledì sera, ha portato all’arresto di circa 500 attivisti provenienti da oltre 40 nazioni. Tra i fermati, ci sono nomi di spicco come la svedese Greta Thunberg, l’ex sindaca di Barcellona Ada Colau, l’europarlamentare franco-palestinese Rima Hassan, e diversi parlamentari italiani tra cui Marco Croatti, Annalisa Corrado, Arturo Scotto e Benedetta Scuderi. Anche il giornalista di Fanpage.it, Saverio Tommasi, è stato tra coloro che sono stati arrestati e destinati all’espulsione.

La risposta internazionale a queste azioni non si è fatta attendere. Stephen Cotton, leader della Federazione Internazionale dei Lavoratori dei Trasporti, ha definito l’intervento israeliano “una violazione del diritto internazionale”. Ha sottolineato che “gli Stati non possono applicare selettivamente le norme”, aggiungendo che “i mari non devono diventare campi di battaglia”. Nel frattempo, in Italia, è stato indetto uno sciopero generale da parte di Cgil e USB per la giornata di oggi, con milioni di lavoratori e lavoratrici che hanno deciso di incrociare le braccia per chiedere al governo di interrompere tutti i rapporti con Israele.

Il contesto di tensione internazionale ha portato a una mobilitazione significativa in Italia, dove il governo è stato sollecitato a prendere posizione contro le azioni israeliane. Lo sciopero generale, che coinvolge vari settori, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione a Gaza e sulle violazioni dei diritti umani. Le manifestazioni programmate sono una risposta diretta agli eventi che si stanno svolgendo nel Mediterraneo e rappresentano un segnale di solidarietà verso i palestinesi.

Il caso della Marinette e degli arresti degli attivisti ha attirato l’attenzione di media e organizzazioni internazionali, che seguono con apprensione gli sviluppi della situazione. La comunità internazionale continua a monitorare le azioni di Israele e le ripercussioni che queste hanno sui diritti umani e sulla pace nella regione.



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